I migliori obiettivi Canon FD



In questa pagina troverete elencati i migliori obiettivi a focale fissa che hanno fatto la storia di questo affascinante sistema fotografico, ed anche due zoom, il 35-105 f/3.5-4.5 con lente asferica (poco conosciuto perché messo in commercio nel 1985, due anni prima del tramonto del sistema FD) e lo strepitoso 80-200 f/4L con lente in fluorite, entrambi zoom di grande classe. Ma anche il curioso zoom 35-70 f/4 autofocus, un aggeggio goffo e costosissimo che fu l'antesignano dei moderni obiettivi faccio-tutto-io.

Pensando agli obiettivi attuali, zeppi di elettronica (con quella data di scadenza incorporata denominata pomposamente "firmware") e realizzati in plastica autoconsumante, viene proprio da ridere, fra 40 anni non vi sarà più traccia di tale immondizia, mentre questi gioielli continueranno a brillare, dimostrando quanto fosse ragguardevole l'intelletto dei produttori di quei tempi, prima che iniziasse ad essere corrotto dalle leggi del marketing moderno.
Semplicemente si cercava di realizzare il meglio, senza mezzi termini, sia per il piacere di ottenere risultati inusitati battendo la concorrenza, sia per offrire il meglio alla clientela, che poteva essere orgogliosa di possedere oggetti straordinariamente perfezionati.
Desidero ringraziare sin d'ora il caro Prof. Vicent Cabo per avermi concesso di usare i suoi inediti schemi ottici e l'amico Marco Cavina per il costante supporto morale in questi anni e per avermi permesso di usare alcune sue fotografie degli obiettivi; i suoi pregevoli articoli infine saranno segnalati dove disponibili.

Come sapete, non è mio interesse riportare opinioni copiate altrove: tutto ciò che scrivo è frutto di esperienza e ricerche personali; gli obiettivi qui illustrati sono stati tutti in mio possesso e le impressioni d'uso sono strettamente soggettive; infine non trovo nessun divertimento nel fotografare mire ottiche o serie di pile in fila indiana, preferisco dare un'opinione più globale sulla resa degli obiettivi.

Per ogni obiettivo inserirò:

- una o più fotografie descrittive.
- schema ottico del Prof. Vicent Cabo.
- note tecniche relative alla costruzione ed eventuali curiosità.
- brevi note personali sulla resa e sull'utilizzo.
- prezzo in lire dell'ultimo listino FD canon del 1996 (se disponibile).
- collegamento a foto di esempio fatte da me per dare un'idea della resa.
- collegamento ad articoli di Marco Cavina se disponibili.

Prima di iniziare vi consiglio la lettura di questo articolo di Marco Cavina, che descriverà il tempo in cui furono realizzati questi capolavori ottici.


Citerò infine anche due obiettivi non FD, precisamente il leggendario S 50/0.95 per telemetro (detto "dream lens"), ed il raro panfocus (pancake) FLP 40/2.8 esclusivo per pellix.

Anche per gli obiettivi esistono rare monografie Canon, in particolare il testo "Lens Work" del 1981 di 183 pagine:



La cui versione in italiano è più rara di una mosca bianca:



e l'ancor più raro "Canon interchangeable lens guide" del 1969 di 268 pagine, quest'ultimo, visto (e comprato) solo una volta in sette anni di ricerche, fa riferimento però al precedente sistema FL.



Le caratteristiche del sistema di obiettivi FD



Esistono due tipi di obiettivi FD:


1. Tipo "breachlock", con serraggio ad anello, fabbricati dal 1971 al 1979.

Gli obiettivi migliori di questa serie furono dotati di un sistema di preserraggio automatico del collare di blocco.
Tale ingegnoso sistema fa compiere una piccola rotazione al collare tramite la forza della molla di chiusura del diaframma, ed è azionato da una levetta che viene premuta dalla baionetta della fotocamera nel momento in cui si innesta l'obiettivo, assicurando l'obiettivo dalla caduta accidentale.
Poiché il movimento di chiusura è generato dalla molla del diaframma, la velocità di rotazione, e la relativa ampiezza è maggiore con diaframma chiuso.

Gli obiettivi breachlock furono oggetto di una prima importante revisione nel 1973 quando vennero apportate le seguenti modifiche:

  • Fu eliminata la splendida baionetta di servizio cromata (probabilmente per limitare riflessi parassiti), che divenne nera.
  • Fu eliminato il sistema di messa a fuoco con fuoriuscita del barilotto (anch'esso cromato) a favore di un'estensione di tutta la ghiera di messa a fuoco.
  • I paraluce, che nella prima versione erano metallici con inserti di teflon per ammortizzare lo scatto della baionetta e rivestiti internamente con velluto nero, furono realizzati in plastica.
  • Vennero introdotte le sigle S.C.(spectra coating) ed S.S.C. (super spectra coating) sull'anello portanome frontale (anche se il trattamento antiriflesso era già in uso).
  • La finitura del pulsante di blocco del diaframma automatico passò da cromata a nera, e la sua identificazione fu cambiata da un cerchietto verde "O" alla lettera maiuscola "A".

In realtà i primissimi modelli breachlock del 1971 erano privi di pulsante di blocco e la funzione automatica, concepita per ottenere la priorità di tempi sulla prima F-1 tramite il servo EE finder, contraddistinta dal cerchietto verde era semplicemente impostabile come un qualsiasi valore di apertura. Presumibilmente prima della revisione del 1973 fu introdotto il pulsante cromato di sicurezza, ma è molto difficile poter stabilire quando.
Basandomi sugli obiettivi in mio possesso ho potuto verificare 4 tipologie differenti per il diaframma automatico:

  1. Pallino verde senza pulsante - datacode M - 1972
  2. Pallino verde con pulsante cromato - datacode O - 1974
  3. Pallino verde con pulsante nero - datacode R - 1977
  4. Lettera A e pulsante nero - datacode R - 1977

A proposito del datacode, questa è la tabella per identificare l'anno di produzione degli obiettivi FD:



Gli ultimi datacode FD risalgono presumibilmente al 1996, data effettiva di cessazione della produzione ed anno di pubblicazione dell'ultimo listino prezzi ufficiale.

Il datacode è stampigliato sul fondello dell'obiettivo:





la prima lettera identifica l'anno di produzione, mentre la prima cifra successiva alla lettera identifica il mese. Le due cifre finali hanno significato sconosciuto.




2. Tipo "newFD" con serraggio a scatto e sblocco a pulsante, fabbricati dal 1979 sino al termine della produzione nel 1996.

Questa versione, meccanicamente più complessa, fu pensata per innestare gli obiettivi in massima sicurezza con una sola mano: si innesta, si ruota in senso orario sino allo scatto e l'operazione è terminata. Contemporaneamente fu introdotto il filetto rosso che contraddistingue la serie L.
Gli obiettivi newFD non riportano le sigle S.C. ed S.S.C. che vennero eliminate perché il trattamento antiriflesso fu applicato indistintamente a tutta la nuova produzione, inoltre il portafiltro della maggior parte degli obiettivi passò da 55mm a 52mm, unitamente ad una riduzione delle dimensioni e dei pesi tramite l'uso esteso della plastica.
Gli obiettivi newFD sono piacevolmente sobri e compatti ma non danno la stessa sensazione di solidità dei breachlock.


In linea di massima quindi la montatura breachlock è migliore della newFD perché l'anello di serraggio permette di recuperare i giochi meccanici stringendo saldamente l'obiettivo alla baionetta.
Con gli obiettivi pesanti infatti l'innesto newFD può manifestare fastidiosi giochi di accoppiamento.
A dimostrazione di questo fatto c'è l'evidenza dei duplicatori: non sono mai stati realizzati con montatura newFD, ma con collari breachlock di forte spessore; i duplicatori sono elementi che si interpongono tra obiettivo e fotocamera e richiedono un montaggio sicuro.
Infine la dentatura della baionetta che nel sistema breachlock è realizzata per tornitura del collare di serraggio, nella versione newFD è di lamiera stampata.
C'è anche da dire che meccanicamente il sistema newFD è più complesso perché parte del fondello dell'obiettivo ruota durante l'innesto con una costruzione sofisticata.
Quindi è più facile che montature newFD possano rompersi, sia per la minore robustezza generale, sia per la maggiore complicazione meccanica.
Per contro sulla montatura breachlock si può verificare un bloccaggio del collare dovuto ad eccessiva forza di serraggio od ossidazione della filettatura in caso l'obiettivo resti montato per anni.

Alcuni obiettivi notevoli (14/2.8, 85/2.8SF, 100/2, 135/2, 200/2.8 IF, 200/1.8) vennero realizzati esclusivamente con montatura newFD, anche perché nel 1979 si disponeva di sistemi di progettazione al computer ancora più potenti, che resero possibile il calcolo di nuovi schemi ottici in tempi brevi.

A favore della montatura newFD c'è da dire che è decisamente più pratica del sistema breachlock in quanto l'innesto è istantaneo, garantendo da cadute dell'obiettivo ed il pulsante di sblocco è molto pratico: si impugna l'obiettivo tenendo premuto il pulsante con un dito mentre lo si ruota; sull'attuale sistema EOS invece spesso si è costretti a lavorare con due mani (una per premere il pulsante sul corpo macchina, l'altra per ruotare l'obiettivo) se gli obiettivi sono di grandi dimensioni oppure molto pesanti.

L'ultima considerazione sulla differenza tra le due montature riguarda la costruzione interna: sul sistema newFD vi fu un alleggerimento generale tramite l'impiego di plastica, e le boccole di scorrimento dei gruppi ottici nelle scanalature fresate dei barilotti furono realizzate in plastica rivestita di gomma dura, mentre sulle versioni breachlock sono di ottone.
Questo significa che quando si compra un obiettivo newFD occorre valutare l'esistenza di gioco nella messa a fuoco: in caso infatti che esso si manifesti, significa che l'obiettivo ha lavorato molto, e che le boccole sono usurate; questo non solo comporta fastidiosi giochi nell'inversione della messa a fuoco, ma può compromettere l'allineamento dei gruppi ottici mobili, cosa che può tradursi in una perdita di qualità ottica.



Gli obiettivi FD sono dotati di diversi accoppiamenti meccanici con la fotocamera che è bene conoscere.



Innesto breachlock                                                                                                                                                         Innesto newFD



Baionetta FD su fotocamera



1. Leva per la simulazione del diaframma al valore di lavoro.
E' accoppiata alla ghiera di regolazione dei diaframmi ed ha una funzione importante: comunica alla fotocamera l'apertura impostata dalla ghiera di regolazione che viene riportata sulla scala del galvanometro (solitamente tramite un indicatore a cerchietto detto collimatore) in modo da poter collimare la lettura dell'esposizione con il diaframma impostato sulla ghiera.

2. Perno di segnalazione apertura massima diaframma.
Serve a comunicare alla fotocamera l'apertura massima dell'obiettivo tramite un tastatore che ne misura l'altezza situato nel bocchettone della fotocamera; negli obiettivi più luminosi il perno è più basso.
Lo scopo è quello di impostare correttamente il valore di partenza del diaframma massimo sulla scala dell'esposimetro. Potete verificare questa funzione premendo il tastatore nella fotocamera con l'occhio nel mirino: vedrete variare il punto di partenza della scala esposimetrica o del collimatore.

3. Perno per usi "futuri".
Probabilmente pensato per successive applicazioni di messa a fuoco automatica, in realtà non fu mai utilizzato.
Su alcuni obiettivi se ne trovano due affiancati.

4. Perno di segnalazione diaframma automatico impostato.
Fuoriesce per segnalare alla fotocamera che è stato attivato il diaframma automatico tramite il pulsante "A" (oppure "O") per la priorità di tempi; il perno corrispondente sulla fotocamera è dislocato dentro lo spessore della baionetta, circa ad ore 20, ma è presente solo su fotocamere più evolute che dispongono dell'automatismo.

5. Leva di preselezione diaframma.
Serve a portare il diaframma al valore impostato al momento dello scatto, per poi riportarlo a tutta apertura per la lettura della luce.
Sulla versione breach questa leva può essere manualmente bloccata in posizione di lavoro, spingendola a fine corsa, quando si usano gli obiettivi invertiti in macrofotografia.
Sui primi obiettivi FD 50/1.8 breachlock (ma anche sul 28/2.8 S.C. , sul 35/3.5 S.C. e forse su altri obiettivi) fu applicata una piccola levetta supplementare che ha lo scopo di bloccare il diaframma in posizione di lavoro; fu eliminata poi con la revisione del 1973 e mai più riproposta:


Tale levetta era un ausilio nell'inversione degli obiettivi per macrofotografia in abbinamento al macrophoto coupler; questo spiega perché sia presente solo su corte focali (che notoriamente sono più indicate per quello scopo) e su obiettivi economici (perché chi poteva permetterselo comprava direttamente obiettivi macro).
Per ottenere la stessa funzionalità sugli obiettivi newFD occorre un anello speciale (macro hood) descritto nella sezione macro della nuova F-1, oppure un minuscolo fermo in plastica (manual diaphragm adapter) dato a corredo con il lens converter A:





6. Pulsante di ritenuta della ghiera di serraggio. (solo per versione breachlock)
Ha lo scopo di tenere bloccata la ghiera di serraggio in posizione di apertura. Appena inserito l'obiettivo nella baionetta questo pulsante viene premuto, e libera la ghiera che compie una parziale rotazione, in modo da evitare cadute accidentali.

Su entrambe le versioni i leveraggi di accoppiamento scorrono tramite microsfere in acciaio su gole rettificate (ve ne sono più di 200 in ogni obiettivo), in modo da poter garantire posizionamenti del diaframma con la precisione di 1/10 di stop, condizione necessaria per ottenere affidabilità e ripetibilità nella priorità di tempi.

Gli obiettivi FD breachlock quando sono separati dalla fotocamera mantengono il diaframma a tutta apertura, mentre i newFD mantengono il diaframma parzialmente chiuso, per evitare incollamento in caso di olio sul diaframma e lunga inattività.

A titolo di curiosità voglio segnalare che sembra, durante il periodo di transizione tra innesto breach ed innesto newFD, che sia stata realizzata una limitata serie di obiettivi breach con collare di serraggio nero.
La notizia è riportata sul testo di Brian Long "Canon a celebration", per il quale l'autore usufruì della consulenza storica di due ex dirigenti Canon, Hiroyoshi Kawana e Shinichi Tenno ed è suffragata da queste foto, provenienti da una inserzione ebay.













Terminata quindi l'introduzione sugli obiettivi FD possiamo iniziare la descrizione dei modelli.
Il titolo in grassetto è riferito all'obiettivo raffigurato in foto.





Obiettivi FD


FD 7.5 mm 1:5.6 S.S.C. (fisheye)
FD 7.5 mm 1:5.6 newFD (fisheye)

E' un fisheye circolare, d'utilizzo limitato ma di grande impatto (produce una immagine circolare del diametro di 23mm), le versioni breach e newFD si equivalgono.
E' dotato di una ruota incorporata con 6 filtri colorati per bianco e nero e per conversione pellicole a colori (skylight, giallo, arancio, rosso, ambra, azzurro). Non ha regolazione per messa a fuoco.

Schema ottico: 11 lenti in 8 gruppi, rigido.
Angolo di campo: 180°
Diaframma: 6 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 30cm (20 cm per versione newFD)
Paraluce: non previsto.
Portafiltri: incorporati.
Messo in commercio: giugno 1971. Prima revisione: febbraio 1973.
Versione newFD: giugno 1979.


Prezzo di listino nel 1996: 4.800.000 lire
Prezzo attuale ebay: 400/700 euro.
Esempio









FD 14 mm 1:2.8 L newFD
Un vero capolavoro: è un grandangolare ortoscopico a proiezione rettilineare (come il 17mm ed il 20mm), ma è assai più raro e costoso.
Direi senza tema di smentita che è tra i pezzi più rari del sistema FD.
Esiste solo con montatura newFD.

Schema ottico: 14 lenti in 10 gruppi, flottante; L2 asferica.
Angolo di campo: 114°
Diaframma: 6 lame
Distanza minima di messa a fuoco: 25cm
Paraluce: incorporato.
Portafiltri: gelatina con tasca posteriore.
Messo in commercio: luglio 1982. 

Prezzo di listino nel 1996: 7.560.000 lire
Prezzo attuale ebay: 1200/1500 euro.
Esempio 1
Esempio 2
Esempio 3 


Questo obiettivo mi arrivò con la lente frontale graffiata. 
Senza perdermi d'animo iniziai una ricerca durata molti mesi, che mi permise di trovare il ricambio nuovo da stock negli stati uniti.
In calce a questo articolo di Marco Cavina potete trovare notizie su questa incredibile sostituzione.








FD 15 mm 1:2.8 S.S.C. (fisheye)
FD 15 mm 1:2.8 newFD (fisheye)
E' un fisheye rettangolare, d'utilizzo diverso dal precedente 7.5mm perché copre il formato 135 con un angolo di campo di 180° sulla diagonale.
Le versioni breach e newFD si equivalgono.
Anch'esso dotato di 4 filtri su ruota (skylight, giallo, arancio, rosso)

Schema ottico: 10 lenti in 9 gruppi, rigido.
Angolo di campo: 180°
Diaframma: 6 lame
Distanza minima di messa a fuoco: 30cm (20 cm per versione newFD)
Paraluce: incorporato.
Portafiltri: incorporati.
Messo in commercio: giugno 1971. Versione newFD: gennaio 1980.

Prezzo di listino nel 1996: 3.640.000 lire
Prezzo attuale ebay: 400/500 euro.
Esempio 1
Esempio 2
Esempio 3 (con filtro arancio) 







FD 17 mm 1:4 S.S.C.
FD 17 mm 1:4 newFD
All'epoca della presentazione era la focale più corta sul mercato il che, unito all'ottimo contrasto, alle distorsioni contenute e all'equilibrata resa cromatica lo rese un obiettivo molto desiderato.
Ha una lieve vignettatura alle aperture maggiori e moderata aberrazione cromatica.
La risolvenza è ottima ed uniforme centro-bordo sino ad F/11, con un leggero calo ad F/16 ed F/22.


Schema ottico: 11 lenti in 9 gruppi, L5-L11 flottante.
Angolo di campo: 104°
Diaframma: 6 lame
Distanza minima di messa a fuoco: 25cm
Paraluce: non previsto per versione breach, BW-72 per versione newFD.
Portafiltri: 72mm.
Messo in commercio: marzo 1971. Prima revisione: marzo 1973. Versione newFD: dicembre 1979.

Prezzo di listino nel 1996: 2.360.000 lire
Prezzo attuale ebay: 250 euro.

Esempio1
Esempio2 
Esempio3
Articolo di Marco Cavina







FD 20 mm 1:2.8 S.S.C.
FD 20 mm 1:2.8 newFD
E' un buon super grandangolare, ha una notevole uniformità centro bordo e le distorsioni sono contenute, tuttavia non è migliore del 17mm, verso il quale paga lo scotto del diaframma in più.
Meccanicamente migliore la versione breach.

Schema ottico: 10 lenti in 9 gruppi, flottante.
Angolo di campo: 94°
Diaframma: 6 lame
Distanza minima di messa a fuoco: 25cm
Paraluce: non previsto per versione breach, BW-72 per versione newFD.
Portafiltri: 72mm.
Messo in commercio: marzo 1973. Versione newFD: dicembre 1979.

Prezzo di listino nel 1996: 1.570.000 lire
Prezzo attuale ebay: 300 euro.

Esempio1
Esempio2








FD 24 mm 1:1.4 S.S.C. Aspherical
FD 24 mm 1:1.4 L newFD
Finché non lo si prova non si può capire.
Le versioni newFD e breach si equivalgono, ma la prima versione è migliore per solidità, la seconda invece ha il paraluce che sulla prima manca.

Schema ottico: 10 lenti in 8 gruppi, flottante; L9 asferica.
Angolo di campo: 84°
Diaframma: 8 lame
Distanza minima di messa a fuoco: 30cm
Paraluce: non previsto per versione breach, BW-72 per versione newFD.
Portafiltri: 72mm.
Messo in commercio: marzo 1975. Versione newFD: dicembre 1979.

Prezzo di listino nel 1996: 4.060.000 lire
Prezzo attuale ebay: 800/1100euro.
Esempio
Articolo di Marco Cavina








FD 24 mm 1:2 newFD
Assolutamente da avere, piccolo, compatto, con una resa straordinaria ed uno sfuocato da sogno.
Esiste solo in montatura newFD.

Schema ottico: 11 lenti in 9 gruppi, rigido.

Diaframma: 8 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 30cm
Angolo di campo: 84°
Paraluce: BW-52C.
Portafiltri: 52mm.
Messo in commercio: giugno 1979.

Prezzo di listino nel 1996: 2.015.000 lire
Prezzo attuale ebay: 200 euro.
Esempio





FD 28 mm 1:2 S.S.C.


 

Piuttosto raro. Dona un senso alla focale di 28mm tanto usata dai fotogiornalisti e tanto snobbata dai fotoamatori, è un obiettivo di gran classe.

Schema ottico: 9 lenti in 8 gruppi, rigido.
Diaframma: 8
lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 30cm
Angolo di campo: 75°
Paraluce: BW-55B.
Portafiltri: 55mm.
Messo in commercio: novembre 1975.

Prezzo di listino nel 1996: 2.300.000 lire
Prezzo attuale ebay: 300 euro
Esempio





FD 28 mm 1:2 newFD

E' un ottimo obiettivo al pari della versione S.S.C. ma è afflitto da scolorazione della pittura nera della parte posteriore della seconda lente (appaiono dei punti bianchi).

Schema ottico: 10 lenti in 9 gruppi, rigido.
Diaframma: 8 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 30cm
Angolo di campo: 75°
Paraluce: BW-52B.
Portafiltri: 52mm.
Messo in commercio: giugno 1979. 

Prezzo di listino nel 1996: 2.300.000 lire
Prezzo attuale ebay: 150/200 euro
Esempio




























FD 35 mm 1:2
FD 35 mm 1:2 S.S.C.
FD 35 mm 1:2 newFD
Prima versione (per cortesia di Marco Gasparini)
Prima versione terza variante

Ho scritto tanto su questo capolavoro: a mio avviso è migliore la prima versione breach con lenti al torio e lente frontale concava. Le versioni breach successive alla prima sono meno incise (ma non tutti sono d'accordo), mentre la versione newFD è orrenda.
In questa tabella sono riassunte le versioni prodotte (3 versioni, di cui la prima con 4 varianti):


























Nota: i dati relativi ai pesi sono approssimativi.
Ho pesato due obiettivi della prima versione, terza variante (matricola 23mila e 29mila), entrambi con baionetta di servizio cromata, ed il peso misurato risulta essere di 529g e di 506g . Evidentemente i dati pubblicati su camera museum non sono veritieri, probabilmente sono stati "ripescati" in archivio in un secondo tempo ed è stata fatta confusione. Ho riscontrato anche differenze nelle misure dichiarate dei barilotti.
Esistono infine altre discordanze sui numeri di matricola, qualche utente riferisce di matricole precedenti la centomila (prima serie, quarta variante) con lente frontale convessa e senza ingiallimento da torio, caratteristiche tipiche della seconda versione con matricola superiore a centomila.
L'ingiallimento dovuto al decadimento radioattivo del torio, può essere efficacemente eliminato esponendo l'obiettivo alla luce di una lampada ultravioletta (ottime quelle fluorescenti, dette "a luce nera" o "lampade di wood". L'esposizione alla luce ultravioletta dovrà essere prolungata a seconda dell'intensità e della composizione spettrale della luce emessa. Orientativamente da uno a due mesi continuativamente.

Schema ottico prima versione breach: 9 lenti in 8 gruppi, flottante; lente frontale concava, torio.
Diaframma: 8 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 30cm
Angolo di campo: 63°
Paraluce: BW-55A.
Portafiltri: 55mm.
Messo in commercio: marzo 1971. Prima revisione maggio 1971. Seconda revisione agosto 1971. Terza revisione marzo 1973.
Esempio (seconda variante al torio)
Esempio2 Esempio3





Schema ottico seconda versione breach: 9 lenti in 8 gruppi, flottante; lente frontale convessa.
Diaframma: 8 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 30cm
Angolo di campo: 63°
Paraluce: BW-55A.
Portafiltri: 55mm.
Messo in commercio: aprile 1976.





Schema ottico terza versione newFD: 10 lenti in 9 gruppi, rigido; lente frontale convessa.
Diaframma: 8 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 30cm
Angolo di campo: 63°
Paraluce: BW-52A.
Portafiltri: 52mm.
Messo in commercio: dicembre 1979.
Prezzo di listino nel 1996: 1.345.000 lire (versione newFD)
Prezzo attuale ebay: 150/250 euro (più care le versioni con lente concava).





 


ATTENZIONE: le lenti al torio sono radioattive
: è bene conservare questi obiettivi in un astuccio di piombo e limitarne l'uso il più possibile.










FD 35 mm 1:2.8 S.S.C. TS



Il primo obiettivo Canon basculante e decentrabile (Tilt - Shift), con rotazione di 180° per poter scegliere l'asse su cui effettuare i movimenti.
Il diaframma non è automatico e va usato in stopdown.
Un capolavoro assoluto per nitidezza, pulizia ed assenza di aberrazioni,
con una resa calligrafica del dettaglio.
Esiste solo con montatura breach.

Schema ottico: 9 lenti in 8 gruppi, rigido.
Diaframma: 8 lame, ad uncino.
Distanza minima di messa a fuoco: 30cm
Angolo di campo: 63°
Paraluce: BW-58B.
Portafiltri: 58mm.
Messo in commercio: marzo 1973.

Prezzo di listino nel 1996: 4.480.000 lire
Prezzo attuale ebay: 600/800 euro.








Esempio di resa del dettaglio

Esempi di correzione della profondità di campo:
Senza basculaggio.
Con basculaggio.

Esempio di basculaggio usato per creare selettivamente zone sfocate.


Una particolarità di questo obiettivo è nella forma delle lamelle del diaframma, che in punta sono sagomate ad uncino in modo da creare una sovrapposizione in fase di chiusura che garantisce la regolarità del foro senza dover usare un numero maggiore di lame.
Questa caratteristica, tipica degli obiettivi da riproduzione, è presente anche sui due obiettivi speciali conici per microfotografia.

Ecco la particolare forma del diaframma:






FD 50 mm 1:1.2 L newFD


Il normale assoluto secondo Marco Cavina (perché non ha mai provato il 55 asferico).

Esiste solo in montatura newFD.

Schema ottico: 8 lenti in 6 gruppi, flottante; L2 asferica.
Angolo di campo: 46°
Diaframma: 8 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 50cm
Paraluce: BS-52B.
Portafiltri: 52mm.
Messo in commercio: ottobre 1980.

Prezzo di listino nel 1996: 2.360.000 lire
Prezzo attuale ebay: 400/600 euro.
Articolo di Marco Cavina
Esempio



























FD 50 mm 1:3.5 macro S.S.C.
FD 50 mm 1:3.5 macro newFD
Versione S.S.C. breach lock
Le due versioni si equivalgono e stupiscono ancora per la loro resa: secondo
Marco Cavina si tratta di uno dei migliori obiettivi macro prodotti.


Il rapporto di riproduzione è 1:2, per ottenere il rapporto 1:1 occorre un tubo di prolunga da 25mm.


Schema ottico: 6 lenti in 4 gruppi, rigido.
Diaframma: 6 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 23cm

Angolo di campo: 46°
Paraluce: BS-55A per versione breach, BS-52A per versione newFD.
Portafiltri: 55mm per versione breach, 52mm per versione newFD.
Messo in commercio: marzo 1973. Versione newFD: giugno 1979

Prezzo di listino nel 1996: 1.200.000 lire
Prezzo attuale ebay: 60/70 euro.











Versione newFD






 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




FD 55 mm 1:1.2 AL
FD 55 mm 1:1.2 S.S.C. Aspherical
Primo rarissimo esemplare AL del 1971
A mio avviso è questo il normale assoluto (molti appassionati leica lo dicono a denti stretti).

Schema ottico: 8 lenti in 6 gruppi, flottante; L2 asferica.
Diaframma: 8 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 60cm
Angolo di campo: 43°
Paraluce: BS-58.
Portafiltri: 58mm.
Messo in commercio: marzo 1971. Prima revisione: marzo 1973. Seconda revisione: marzo 1975.



Prezzo attuale ebay: 2500/3000 euro (versione 1971)

Prezzo attuale ebay: 800/1100 euro (versione 1973/1975)


Articolo di Marco Cavina
Esempio 1
Esempio 2




 
Terzo esemplare Aspherical del 1975














































FD 85 mm 1:1.2 S.S.C. Aspherical


Secondo Marco Cavina è addirittura migliore delle versioni attuali autofocus (ed ha ragione).
Questa versione è più solida, ha un diaframma con 9 lame ma è priva di baionetta
di servizio per paraluce.

Schema ottico: 8 lenti in 6 gruppi, flottante, L2 asferica.
Diaframma: 9 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 1m
Angolo di campo: 28°30'
Paraluce: non previsto.
Portafiltri: 72mm.
Messo in commercio: gennaio 1976.
Prezzo attuale ebay: 900/1100 euro
Esempio
Articolo di Marco Cavina

L'assenza di paraluce (come anche sul 24 asferico) è inspiegabile, ma confermata sia dai cataloghi originali, sia dai listini. Tuttavia i produttori di accessori del tempo si erano sicuramente prodigati nel proporre soluzioni alternative. Lo dimostra questo curioso anello scanalato, pensato probabilmente per ospitare un paraluce di gomma. Non è sicuramente un accessorio originale, altrimenti come d'abitudine, sarebbe stato marcato con un nome ed un codice. Difficile pensare anche ad un paraluce a morsetto, visto che il barilotto è scorrevole e alla minima estensione rimane poco spazio utile, senza contare che l'eventuale morsetto avrebbe potuto danneggiare le scritte identificative, cosa poco accettabile visto la classe dell'obiettivo.

























FD 85 mm 1:1.2 L newFD


Questa versione è meno solida (è pesante e sull'innesto newFD manifesta del gioco),
ma è possibile montare il paraluce.

Schema ottico: 8 lenti in 6 gruppi, flottante, L2 asferica.
Diaframma: 8 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 90cm.
Angolo di campo: 28°30'
Paraluce: BT-72.
Portafiltri: 72mm.
Messo in commercio: marzo 1980.

Prezzo di listino nel 1996: 2.800.000 lire
Prezzo attuale ebay: 600/700 euro
Articolo di Marco Cavina
































FD 85 mm 1:1.8 S.S.C.
FD 85 mm 1:1.8 newFD
Versione S.S.C. breach
E' un obiettivo dalla doppia personalità.
Condivide lo schema ottico con il 100/2 ma a differenza di quest'ultimo, in condizioni di scarsa luce è poco contrastato e molto, molto meno definito.
In condizioni ottimali invece esibisce un'ottimo contrasto ed uno splendido stacco fuoco/fuorifuoco, con nitidezza di gran livello.
Usato in piena luce non sembra nemmeno lo stesso obiettivo, quindi non usatelo controluce, per carità, è drammatico, il calo del contrasto è inaccettabile.
La correzione del coma e dell'aberrazione sferica è invece ottima, tuttavia soffre in modo particolarmante elevato di aberrazione cromatica.
Le due versioni breach e newFD sono identiche, montatura a parte.

Schema ottico: 6 lenti in 4 gruppi, rigido.
Diaframma: 8 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 90cm (85cm versione newFD)
Angolo di campo: 28°30'
Paraluce: BT-55 (versione breach), BT-52 (versione newFD).
Portafiltri: 55mm (versione breach), 52mm (versione newFD).
Messo in commercio: aprile 1974. Versione newFD: giugno 1979.

Prezzo attuale ebay: 150 euro (versione newFD)





Versione newFD

















































FD 85 mm 1:2.8 newFD (soft focus)
E' un obiettivo pensato per l'effetto flou nei ritratti, ottenuto mediante aberrazione sferica regolabile su 3 valori.
Usato senza effetto ha una nitidezza straordinaria.
Esiste solo in montatura newFD, ed è estremamente raro.

Schema ottico:6 lenti in 4 gruppi, rigido.
Diaframma: 9 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 80cm
Angolo di campo: 28°30'
Paraluce: BT-58.
Portafiltri: 58mm.
Messo in commercio: febbraio 1983.

Prezzo attuale ebay: 600 euro
Esempio con SF=0
Esempio con SF=3




























FD 100 mm 1:2 newFD


Dopo averlo usato a lungo lo ritengo il miglior tele da ritratto in assoluto.
Non teme paragoni con nulla ed esiste solo con montatura newFD.

Schema ottico:6 lenti in 4 gruppi, rigido.
Diaframma: 8 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 1m
Angolo di campo: 24°
Paraluce: BT-52.
Portafiltri: 52mm.
Messo in commercio: gennaio 1980.

Prezzo di listino nel 1996: 1.070.000 lire
Prezzo attuale ebay: 250/300 euro
Esempio





























FD 100mm 1:4 S.C. macro
FD 100mm 1:4 newFD macro
Versione Breach

Notevole obiettivo per macrofotografia con RR=1:2
Con tubo di prolunga da 50mm raggiunge RR=1:1
Schema ottico: 5 lenti in 3 gruppi, rigido.
La versione breach è più solida e monta uno splendido paraluce in metallo.
E' più ingombrante e pesante della versione newFD; lo schema ottico è identico.
Diaframma: 6 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 45cm
Angolo di campo: 24°
Paraluce: BT-55 (versione breach), BT-52 (versione newFD).
Portafiltri: 55mm (versione breach), 52mm (versione newFD).
Messo in commercio: ottobre 1975. Versione newFD: settembre 1979.
Prezzo di listino nel 1996: 2.130.000 lire
Prezzo attuale ebay: 150 euro (newFD) 250 euro (breachlock)












Versione newFD


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

FD 135 mm 1:2 newFD


Un altro mostro sacro del sistema FD.
Esiste solo in montatura newFD.

Schema ottico:6 lenti in 5 gruppi, rigido.
Diaframma: 8 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 1,30m
Angolo di campo: 18°
Paraluce: incorporato, scorrevole.
Portafiltri: 72mm.
Messo in commercio: maggio 1980.

Prezzo di listino nel 1996: 1.870.000 lire
Prezzo attuale ebay: 300 euro (versione newFD)
Esempio




























FD 200 mm 1:4 macro newFD

Un obiettivo estremamente raro.
Esiste solo in montatura newFD.
Raggiunge il RR=1 senza aggiuntivi.
Supporto cavalletto in dotazione.

Schema ottico:9 lenti in 6 gruppi, rigido.
Diaframma: 8 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 58cm
Angolo di campo: 12°
Paraluce: incorporato, scorrevole.
Portafiltri: 58mm.
Messo in commercio: aprile 1981.

Prezzo di listino nel 1996: 2.987.000 lirePrezzo attuale ebay: 400/500 euro
Esempio 1
Esempio 2
Esempio 3


















FD 200 mm 1:4 S.S.C.
FD 200 mm 1:4 newFD

Questo è un obiettivo che ho snobbato a lungo, fuorviato dai pareri dei falsi guru letti in giro su internet.
Incuriosito da una recensione letta su Tutti Fotografi di marzo 73, dove Paolo Pellegrineschi lo definì "uno dei migliori 200 provati negli ultimi anni", ho deciso di procurarmene uno (ringrazio il titolare del negozio Mauri store su ebay, per avermi inviato lo splendido esemplare che vedete in foto). Ebbene, dopo averlo provato ho dovuto rivedere il mio giudizio.
E' semplicemente l'ennesimo capolavoro di Canon degli anni 70: contrasto medio (che è un pregio), risolvenza ottima al centro e molto buona ai bordi fino ad F/5.6, passando all'eccellenza dopo F/5.6 sino ad F/11 dal centro al bordo, ottima la correzione delle aberrazioni e la resa cromatica, con tonalità neutro fredda (caratteristica questa di tutto il sistema FD).
Sulla versione newFD non posso pronunciarmi non avendone un esemplare.

Schema ottico: 6 lenti in 5 gruppi, rigido (7 lenti in 6 gruppi, rigido, versione newFD)
Diaframma: 8 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 2.5m (1.5m versione newFD)
Angolo di campo: 12°
Paraluce: scorrevole, incorporato
Portafiltri: 55mm (versione breach), 52mm (versione newFD).
Messo in commercio: marzo 1973. Versione newFD: giugno 1979.


Esempio1
Esempio2
Esempio3 (controluce)
Esempio4
Esempio5 (colore)
Esempio6 (colore)

(gli esempi si riferiscono tutti alla versione breach: notare il dettaglio elevato nonostante l'uso di una pellicola 400 asa)

Prezzo attuale ebay: 50/110 euro, a seconda dello stato e della versione.
































FD 200 mm 1:2.8 S.S.C.
FD 200 mm 1:2.8 newFD
FD 200 mm 1:2.8 newFD IF

Ne esistono 3 versioni, ma le ultime due si confondono facilmente fra loro per mancanza di documentazione.
La versione breach ha 5 lenti in 5 gruppi e messa a fuoco con elicoide.
La prima versione newFD è sostanzialmente identica alla versione breach, montatura a parte.
Entrambe non brillano particolarmente per le loro doti.
La seconda versione newFD è decisamente superiore, è stata prodotta dopo ottobre 1982 (datacode W), ha 7 lenti in 5 gruppi e messa a fuoco interna.
Le riviste dell'epoca lo paragonavano per resa ai mostri sacri del tempo. Spettacolare la sua capacità di cancellare lo sfondo con uno sfocato meraviglioso.
Ovviamente lo si paga caro, tuttora resta sempre intorno ai 300 euro, quando per le versioni precedenti il prezzo è dimezzato.
Per riconoscere a colpo d'occhio le due versioni newFD basta osservare il paraluce scorrevole: l'ultima versione è dotata di anello gommato lavorato a prismi, mentre la versione precedente ha delle scanalature orizzontali.


Versione breach SSC:5 lenti in 5 gruppi, rigido.
Diaframma: 8 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 1,8m
Angolo di campo: 12°
Paraluce: scorrevole, incorporato.
Portafiltri: 72mm.
Messo in commercio: marzo 1975.

Prezzo attuale ebay: 150 euro































Versione newFD: 5 lenti in 5 gruppi, rigido.
Diaframma: 8 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 1,8m
Angolo di campo: 12°
Paraluce: scorrevole, incorporato.
Portafiltri: 72mm.
Messo in commercio: giugno 1979.
Esempio

Prezzo attuale ebay: 200 euro





































Versione newFD internal focus (IF) ultimo modello:7 lenti in 6 gruppi, messa a fuoco interna.
Diaframma: 8 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 1,5m
Angolo di campo: 12°
Paraluce: scorrevole, incorporato.
Portafiltri: 72mm.
Messo in commercio: ottobre 1982.
Esempio

Prezzo di listino nel 1996: 1.920.000 lire
Prezzo attuale ebay: 300 euro











































FD 200 mm 1:1.8 L newFD


Il pezzo migliore mai prodotto da canon, in assoluto, prodotto in soli 200 esemplari due anni dopo la cessazione del sistema FD.
Solo dopo averlo provato si può parlarne, chi lo fa per sentito dire fa chiacchere vane.
L'esemplare raffigurato, che reca la matricola 187, mi è stato venduto da Marco Cavina nel novembre 2009.

Schema ottico:11 lenti in 9 gruppi, flottante.
Il vetro frontale è un elemento protettivo.
Diaframma: 8 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 2,5m
Angolo di campo: 12°
Paraluce: ET-123.
Portafiltri: drop-in 48mm (solo per gelatina).
Ghiera di messa a fuoco con sistema di limitazione dell'escursione.
Messo in commercio: novembre 1989.

Prezzo di listino nel 1996: 13.860.000 lire
Prezzo attuale ebay: 2400-4000 euro a seconda dello stato.
Esempio
Articolo di Marco Cavina






















FD 300 mm 1:4 S.S.C.
FD 300 mm 1:4 newFD
FD 300 mm 1:4 L newFD
Una volta provato, ci si domanda per quale motivo abbiano pensionato il sistema FD: risolvenza, ariosità, capacità di non ammassare i piani in rapporto alla focale sono doti assai rare.
Questa versione è molto difficile da trovare; è più comune la versione non L, decisamente inferiore.
Supporto cavalletto in dotazione.
Schema ottico:7 lenti in 7 gruppi, messa a fuoco interna.
L'elemento frontale è un vetro protettivo.
Diaframma: 9 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 3m
Angolo di campo: 8°15'
Paraluce: scorrevole, incorporato.
Portafiltro: estraibile a cassetto drop-in 34mm; in dotazione vetro trasparente.
Disponibili a parte filtri rosso, giallo, ND2, portafiltri gelatina.
Messo in commercio: dicembre 1978. Versione newFD: maggio 1980.

Prezzo di listino nel 1996: 3.810.000 lire
Prezzo attuale ebay: 600 euro.
Articolo di Marco Cavina
Esempio 1 Esempio 2  Esempio 3




















FD 500 mm 1:4.5 L S.S.C.
FD 500 mm 1:4.5 L newFD
Fu il primo obiettivo della Canon a fregiarsi della riga rossa che identifica la serie L.
Schema ottico: 7 lenti in 6 gruppi, L2 in fluorite
L'elemento frontale è un vetro protettivo.
Diaframma: 9 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 5m
Angolo di campo: 5°
Paraluce: scorrevole, incorporato + ulteriore prolunga in dotazione EH-123.
Portafiltro: estraibile a cassetto drop-in 48mm con elemento neutro svitabile e sostituibile con qualsiasi altro filtro dello stesso diametro.
Disponibile anche polarizzatore rotante azionabile da rotellina esterna e portafiltro gelatina.
Ghiera di messa a fuoco con sistema di limitazione dell'escursione.
Supporto cavalletto rotante a scatti ogni 90° con pulsante di blocco.
Messo in commercio: maggio 1979. versione newFD: dicembre 1981
Prezzo ebay: 1000-1500 euro.
Esempio 1   Esempio 2  Articolo di Marco Cavina























FD 500 mm 1:8 Reflex S.S.C.
FD 500 mm 1:8 Reflex newFD
Un obiettivo catadiottrico compatto di ottima qualità.

Schema ottico: 6 elementi in 3 gruppi, a specchio.
Diaframma: assente.
Distanza minima di messa a fuoco: 4m
Angolo di campo: 5°
Paraluce: scorrevole, incorporato.
Portafiltro: estraibile a cassetto drop-in 34mm; in dotazione vetro trasparente.
Erano disponibili a parte filtri rosso, giallo, ND2, portafiltri gelatina.
Filettatura frontale 90mm.
Supporto cavalletto rotante a scatti ogni 90° con pulsante di blocco.
Messo in commercio: settembre 1978. versione newFD: marzo 1980

Prezzo ebay: 300-400 euro (versione breach).
Prezzo ebay: 200-300 euro (versione newDF).

Esempio   Si noti lo sfocato tipico

Solitamente gli obiettivi catadiottrici sono noti per la pessima qualità.
Questo invece può rivaleggiare con il ben più costoso 500/4.5L
Certo, è molto meno luminoso ed ha uno sfocato caratteristico, ma è anche molto più compatto, leggero e discreto.
Usato con pellicole veloci (400asa) in giornate luminose è un'ottima alternativa ai supertele bianchi.

Esempio 1 (teleobiettivo 500/4.5 L)
Esempio 2 (catadiottrico 500/8 reflex)




























Zoom FD 35-70 mm 1:4 newFD autofocus

Questo zoom, introdotto nel 1981, fu il primo obiettivo Canon dotato di autofocus indipendente, il cui funzionamento, basato su un sistema di triangolazione telemetrico, fu oggetto di contese giudiziarie da parte di diverse case che ne rivendicarono la paternità. Troverete i dettagli su questo curioso obiettivo nell'interessante articolo di Marco Cavina.

Schema ottico:8 lenti in 8 gruppi.
Diaframma: 8 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 1m
Paraluce: non previsto.

Messo in commercio: maggio 1981.
Esiste solo con innesto newFD.

Prezzo attuale ebay: 150/300 euro.

Esempio




























Zoom FD 35-105 mm 1:3.5-4.5 newFD


Questo piccolo, luminoso e compatto zoom  oggi è poco conosciuto perché fu introdotto nel 1985, verso il declino del sistema FD. Non lo si trova sul libro "lens work" che non fu più ristampato perché oramai era imminente il lancio del sistema EOS.
(Curiosamente appare nel catalogo "lens wonderland" del 1982)
Eppure è uno
zoom assai degno di nota, arioso, ben corretto, con un'ottimo contrasto nonostante le 14 lenti di cui è composto, di cui una asferica. Notevole la capacità di lettura delle ombre. Ha un aspetto dimesso ed anonimo, che non ne fa presagire le qualità. Il sistema di messa a fuoco/regolazione focale è monoghiera parafocale, il che lo rende pratico e veloce da usare.


Schema ottico: 14 lenti in 11 gruppi, L12 asferica.
Diaframma: 5 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 1,2m
Angolo di campo: 63° (a 35mm), 23°30' (a 105mm)
Paraluce: BW-58C
Portafiltri:58mm (ruota durante la messa a fuoco).

Messo in commercio: dicembre 1985 (ma appare sul catalogo "lens wonderland" del 1982).

Prezzo attuale ebay: 80-100 euro.

Esempio1 a 35mm
Esempio2 a 105mm
Esempio3 a 35mm
Esempio4 a 105mm
Esempio5 a 35mm (colore)
Esempio6 a 105mm (colore)

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Zoom FD 80-200 mm 1:4 L newFD
Questo zoom è stato l'antesignano dei moderni zoom 70-200, autentici best-seller tra i fotoamatori.
E' uno zoom con comando monoghiera parafocale dotato di una lente in fluorite ed una lente a bassa dispersione (UD).
Ha un'ariosità, una risolvenza, ed una resa dei colori da primato, lo dimostra il prezzo elevato che tuttora mantiene sul mercato dell'usato, le rare volte che capita di vederlo.
Ciò che lascia veramente stupiti, in particolare, è la resa del colore sull'incarnato. Difficile veramente vedere di meglio.

Schema ottico: 14 lenti in 12 gruppi, L2 in fluorite, L7 UD.
Diaframma: 8 lame.
Distanza minima di messa a fuoco: 1,2m (90cm in posizione macro)
Paraluce: BT-58
Portafiltri:58mm

Messo in commercio: novembre 1985.

Prezzo attuale ebay: 300-500 euro.

Esempio1 (infinito a 70mm)
Esempio2 (infinito a 200mm)
Esempio3

Esempio4

Esempio5

Esempio6

Esempio7
Esempio8 (resa sull'incarnato)


Articolo di Marco Cavina.







Moltiplicatori di focale
Nel sistema FD esistevano un semiduplicatore e 2 duplicatori:


































Extender 1.4X-A
Schema ottico: 4 lenti in 3 gruppi.
Per focali uguali o superiori a 300mm.
Correzione esposizione: nessuna.
Prezzo ebay: 150 euro.



















Extender 2X-A


Schema ottico: 6 lenti in 4 gruppi.
Per focali superiori a 300mm.
Correzione esposizione: +1/3 stop.
Prezzo ebay: 150-200 euro.


















Extender 2X-B


Schema ottico: 7 lenti in 5 gruppi.
Per focali inferiori a 300mm.

Correzione esposizione:
-2/3 stop con lenti F/1.8 o più luminose
-1/3 stop con lenti F/2.0 o più luminose

Prezzo ebay: 150-200 euro.

















Le correzioni indicate sono richieste sia per il bianco e nero, sia per la negativa colore, ma sopratutto per la diapositiva colore, la cui esatta esposizione è critica ai fini della corretta saturazione dei colori.

A differenza di quanto accade con i duplicatori attuali, dove nella fotocamera viene indicato un diaframma dimezzato, nella fotocamera FD l'apertura massima dell'obiettivo non viene dimezzata, ma l'esposimetro tiene conto della caduta di luce posizionandosi due stop al di sotto del valore che si avrebbe senza duplicatore (per esempio se inquadrando senza duplicatore ho F/4 - 1/1000, montando il duplicatore avrò F/4 - 1/250).
Una scelta più intuitiva rispetto alla prassi odierna visto che da un punto di vista formale l'apertura massima dell'obiettivo non cambia, succede solo che la luce viene distribuita su una superficie maggiore grazie al duplicatore e questo ovviamente richiede un tempo di scatto più lungo.

Esempi FD 300/4L con duplicatore 2X-A:
Esempio 1
Esempio 2
Esempio 3




Adattamento di obiettivi FD sul sistema EOS
Quando si adattano obiettivi diversi sulla fotocamere, ancor prima delle questioni relative alla perdita degli automatismi, bisogna fare una considerazione preliminare sul tiraggio, che è la distanza tra il piano pellicola ed il bocchettone di innesto.

Se l'obiettivo da adattatare ha un tiraggio inferiore a quello originale, metterà a fuoco davanti al piano pellicola e sarà possibile utilizzarlo solo interponendo una lente correttiva, visto che non lo si puo' fisicamente avvicinare.

Se invece ha un tiraggio maggiore, metterà a fuoco dietro il piano pellicola, in questo caso basta allontanarlo interponendo un anello avente spessore pari alla differenza di tiraggio (fatte salve considerazioni relative al cerchio di copertura).

Il sistema FD (ma anche i predecessori FL ed R) ha un tiraggio di 42mm mentre il sistema EOS ha un tiraggio di 44mm.

Questo è il motivo per cui adattare le ottiche FD richiede una lente negativa di correzione.

Paradossalmente quindi il sistema canon FD è il più penalizzato perché di fatto l'adattamento di tali obiettivi è problematico, se non addirittura sconsigliato.

All'epoca dell'introduzione del sistema EOS nel 1987 furono messi in commercio da canon 2 adattatori per poter usare il sistema FD su EOS.
Non furono mai venduti al pubblico ma vennero venduti come pezzi di ricambio solo ai professionisti (quello che oggi corrisponde al CPS)
L'adattatore con il gruppo ottico costava la bellezza di 735.000 lire nel 1993.


Il primo, denominato "Canon Lens Converter FD-EOS":























fu pensato per utilizzare esclusivamente i seguenti supertele FD:

Fissi:
  • FD200/1.8L
  • FD200/2.8
  • FD300/2.8
  • FD300/4
  • FD300/4L
  • FD400/2.8
  • FD400/4.5
  • FD400/4.5L
  • FD500/4.5L
  • FD600/4.5
  • FD800/5.6

Zoom:
  • FD50-300/4.5L
  • FD85-300/4.5
  • FD150-600/5.6L
(il catadiottrico 500/8 può essere montato solo interponendo un tubo di prolunga FD da 5mm, perdendo la messa a fuoco ad infinito)


Tale adattatore quindi non era utilizzabile con nessun altro obiettivo a causa del gruppo ottico sporgente; aveva un fattore di moltiplicazione della focale pari ad 1.26, oltre ad assorbire luce per 2/3 di diaframma.

Oggi è introvabile, capita raramente su ebay, ma si arriva a pagarlo oltre 1500$ essendo considerato una rarità; questo fotografato era il mio esemplare personale, poi rivenduto dopo l'abiura del sistema EOS.

La qualità ottica garantita da questo speciale adattatore montato su un supertele FD su fotocamere digitali è elevatissima; osservate a titolo di esempio due fotografie: la prima di un palo della luce distante 50 metri, la seconda di un gruppo di case a circa 500m. (Obiettivo FD 500/4.5L su fotocamera 1Ds mark III con adattatore originale)

Esempio 1

Esempio 2


In commercio esistono adattatori universali muniti di una lente correttiva (alcuni muniti di chip di conferma per la messa a fuoco) che permettono l'adattamento di qualsiasi obiettivo FD; tuttavia essendo incorporata una sola lente (al massimo due), qualche volta in plastica, spesso prive di trattamenti antiriflesso (contro le 4 lenti in 3 gruppi dell'originale con trattamento S.S.C. super spectra) si puo' facilmente capire a quale qualità di immagine si potrà andare incontro; a titolo di esempio vi mostro il decadimento qualitativo degli adattatori FD commerciali usando un FD500mm F/8 reflex canon con distanziatore da 5mm:

Questa foto è ottenuta con l'adattatore in commercio.

Questa foto invece con l'adattatore originale.


A parte il fattore di riduzione pari ad 1.26 introdotto da quest'ultimo, la differenza qualitativa è abbastanza evidente.


Una nota importante:

L'adattatore non è pienamente compatibile con i primi teleobiettivi breach lock. In tali obiettivi infatti il lamierino delimitatore del cerchio di copertura posto sul fondello ha una sagoma rettangolare che impedisce l'ingresso del gruppo ottico sporgente. Sui modelli successivi con innesto newFD tale lamierino fu sagomato appositamente.
In questa foto potete vedere la sagoma originale ed in rosso l'ingombro del gruppo ottico:



















Su alcuni forum americani ho letto che le ultime versioni dei modelli breach furono aggiornate con il lamierino sagomato, ma non ho nessun riscontro in merito.
La soluzione però è semplice: si tratta di smontare il lamierino e sagomarlo con una lima.





Il secondo adattatore originale, denominato "Canon macro lens mount converter FD-EOS":














è un anello vuoto pensato solo per recuperare l'uso di ottiche macro FD, e naturalmente non permette la messa a fuoco ad infinito. Anche questo, è raro ed introvabile, ma ne esistono di produzione attuale; entrambi dispongono di una levetta (quasi mai raffigurata) che permette di portare il diaframma a tutta apertura per effettuare la misura della luce.


L'ovvia perdita degli automatismi impone di lavorare in modo manuale, oppure in priorità di diaframmi.




FD 20 mm 1:3.5 Photomicro





















Obiettivo specialistico per microfotografia da usare sul bellows, dotato di innesto filettato RMS ("Royal Microscope Society" passo withworth 0,8" x 1/36") per microscopio.

Schema ottico:















Prezzo attuale ebay: 400 euro

Esempio



FD 35 mm 1:2.8 Photomicro




















Obiettivo specialistico per microfotografia da usare sul bellows, dotato di innesto filettato RMS per microscopio.

A titolo di curiosità vi mostro i componenti di questo particolare obiettivo:


Da sinistra, adattatore RMS-FD, obiettivo, e tappo conico svitabile per poter avvitare il raro duplicatore di film.

Schema ottico:















Prezzo attuale ebay: 400 euro

Articolo di Marco Cavina

Esempio





Canon FD duplicator 8

Il duplicator 8 è un accessorio dell'obiettivo photomicro, 20mm F/3.5.
Insieme ad altri due duplicatori, il duplicator 16 (da montare sul 35 F/2.8 photomicro) ed il duplicator G (su cui non esiste nessuna documentazione) fu pensato per trasferire su pellicola in formato 135 i filmini 8mm, 16mm (all'epoca molto usati) e fotografie ad uso medico prodotte da fotocamere dedicate (G).

Tale rarissimo accessorio richiede di essere avvitato sopra uno dei due obiettivi per microfotografia, il cui elemento frontale conico è svitabile tramite filettatura proprietaria (non RMS). Sulle riviste dell'epoca era spesso definito come "reprocine".

L'elemento ottico Köhler del duplicatore, derivato dalla microscopia, è dotato di condensatore e diaframma di campo fisso, e serve per illuminare uniformemente il fotogramma. Tramite l'obiettivo fotomicro montato sul soffietto bellows si può ingrandire il fotogramma del film a piacimento (nei limiti della risoluzione del film originale).
E' ovvio che trasferire un intero film 8mm sul formato 135 sia un'impresa immane, in quanto occorre rifotografare ogni singolo fotogramma manualmente non essendo previsto nessun automatismo per lo scorrimento del film, occorre cioè spostare manualmente il film fotogramma per fotogramma fermandolo tramite il sistema di blocco incorporato nel duplicatore, la cui testa incernierata è ribaltabile.

Lo scopo di questo duplicatore è quello di recuperare singoli fotogrammi, o comunque brevi sequenze di fotogrammi limitate dalla capacità massima del sistema FD new, ossia i cento fotogrammi del dorso speciale, corrispondendi a poco più di 4 secondi di filmato, oppure i 250 fotogrammi del sistema old.

Ecco come si presenta il duplicator 8 affiancato al 20 F/3.5 photomicro con anello conico rimosso:





















Ed ecco invece come si presenta una volta montato e piazzato sul bellows tramite l'adattatore RMS-FD in dotazione
























Qui invece potete vedere il duplicatore con l'elemento Köhler ribaltato per consentire l'inserimento del film, guidato da perni in acciaio:
























Essendo dedicato all'uso in accoppiamento con gli obiettivi photomicro, non ha nessuna utilità preso a sé.

Se qualcuno fosse in possesso di preziosi filmini 8mm familiari e volessere recuperare qualche fotogramma, ora sa come fare.

Non posso dirvi quale sia la sua quotazione su ebay: gli ho dato la caccia per 4 anni senza mai vederlo, e solo recentemente ne sono entrato in possesso, pagandolo 82 dollari.





Obiettivi non FD



FL-P 38mm 1:2.8 esclusivo per Pellix


























Schema ottico:4 lenti in 3 gruppi.
Diaframma: 6 lame.
Angolo di campo: 59°.
Paraluce: non previsto.
Portafiltri: 48mm.
Messo in commercio: maggio 1965.
Prezzo ebay: 350-400 euro.
Esempio




S 50 1:0,95 con baionetta M per telemetro Canon 7 e Canon 7S.


Questo obiettivo è una leggenda: il primo obiettivo di serie, messo in commercio 50 anni or sono, con luminosità minore di F/1, emulato dal noctilux solo 30 anni dopo.
E' stato soprannominato "dream lens".


Schema ottico:7 lenti in 5 gruppi, lenti al lantanio.
Diaframma: 10 lame.
Angolo di campo: 46°
Paraluce: dedicato.
Portafiltri: 72mm.
Messo in commercio: agosto 1961.



Questa invece è una radiografia che mostra l'elevata densità ottica di questa leggenda (cortesia di Marco Cavina e del Dr. Milos Paul Mladek di Wien):


Prezzo ebay: 1000-1500 euro.

Esempi (da Flickr)
Esempio 2
Esempio 3
Articolo di Marco Cavina



Ringrazio ancora il Prof. Vicent Cabo che dopo aver letto il mio articolo mi ha inviato lo schema ottico corretto del 50 f/0.95

Infine vi segnalo questo interessante articolo di Marco Cavina sull'adozione della Fluorite da parte di Canon nei primi teleobiettivi FL









4 commenti:

  1. E' assolutamente tarocco, gli unici due adattatori originali canon sono illustrati qui e nessuno dei due permette la messa a fuoco ad infinito.
    Come si può notare nella seconda foto c'è una lente correttiva, è l'unico modo per permettere la messa a fuoco ad infinito. Sulla qualità della lentina non mi pronuncio, ma non mi stupirei se fosse una rumenta.
    Saluti.

    RispondiElimina
  2. La versione con riga gialla sembra essere un modello con frizione regolabile (non è documentato). Tutti i 100 macro comunque raggiungono il RR=1 esclusivamente con il tubo di prolunga da 50mm, l'unico modello che raggiuge quel valore senza interposizioni è il 200 macro.

    RispondiElimina
  3. Come ho già scritto nel blog, non ho mai avuto il 300/2.8, ma ho avuto invece il 300/4L che reputo straordinario.

    RispondiElimina
  4. Lo schema ottico è eloquente: il filtro deve rimanere permanenentemente montato.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.