tag:blogger.com,1999:blog-57606344172362122662024-03-13T04:24:04.077-07:00Il sistema fotografico Canon FDSandrohttp://www.blogger.com/profile/06925305495050647194noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-5760634417236212266.post-6524161659762818352015-08-06T23:27:00.000-07:002018-05-08T08:44:30.532-07:00Il sistema Canon FD<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
<br />
Con
questo lavoro ho riportato alla luce lo splendido sistema
fotografico che Canon condannò brutalmente all'estinzione nel 1987:<br />
<b><span style="font-size: x-large;"><br /></span></b>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: x-large;">Il sistema Canon FD</span></b><br />
<u><br /></u>
<u><br /></u></div>
<br />
Esso
fu spazzato via dall'avvento dell'attuale sistema EOS che venne reso
volutamente incompatibile col
sistema precedente tramite
l'adozione di un nuovo innesto, un maggiore tiraggio ed obiettivi
controllati elettronicamente, in modo da essere sviluppato senza
vincoli verso tecnologie del passato, ma non per questo peggiori .</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
<br />
Nel
corso degli anni ho raccolto una grande mole di informazioni che mi ha
permesso di raccontare la storia di questo notevole sistema
fotografico, che fu il
più completo e maturo fra tutti quelli prodotti dalla marca giapponese;
esso vanta macchine, obiettivi ed accessori ancora oggi insuperati.</div>
<br />
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
<br /></div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
La trattazione è stata ripartita su più pagine, per rendere più agevole la consultazione:</div>
<ol>
<li><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In <a href="http://sistemacanonfd.blogspot.it/p/blog-page_12.html">questa</a> pagina la descrizione delle telemetro prodotte dagli inizi sino al 1968, con una breve storia della Canon.<br /> </span></li>
<li><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In <a href="http://sistemacanonfd.blogspot.it/p/blog-page_28.html">questa</a> pagina la descrizione del sistema Canonflex, primo sistema reflex prodotto da Canon nel 1959.</span></li>
<li><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nella <b>presente pagina </b>la descrizione di tutti i modelli reflex prodotti nel sistema FL e nel sistema FD, con l'esclusione delle ammiraglie.</span></li>
<li><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In <a href="http://sistemacanonfd.blogspot.it/p/blog-page.html">questa</a> pagina la descrizione della prima ammiraglia FD, la F-1 del 1971.</span></li>
<li><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In <a href="http://sistemacanonfd.blogspot.it/p/blog-page_6.html">questa</a> pagina la descrizione della seconda ammiraglia FD, la new F-1 del 1981, con gli accessori per macrofotografia. </span></li>
<li><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In <a href="http://sistemacanonfd.blogspot.it/p/blog-page_3.html">questa</a> pagina la descrizione dell'ultima ammiraglia FD, la T90. </span></li>
<li><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In <a href="http://sistemacanonfd.blogspot.it/p/i-migliori-obiettivi-canon-fd.html">questa</a> pagina la descrizione dei migliori obiettivi FD.</span></li>
<li><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In <a href="http://sistemacanonfd.blogspot.it/p/blog-page_48.html">questa</a> pagina la descrizione di tutti i sistemi flash a partire dalle lampade al magnesio sino all'A-TTL della T-90.</span></li>
</ol>
<br />
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
Le
altre macchine della serie T, ultime ad essere prodotte nel sistema
FD prima dell’avvento del sistema EOS, verranno trattate
sommariamente.<br />
Questo perché esse riflettono l'avvento
dell'orrendo design spigoloso degli anni 80, ma anticiparono anche
l'impostazione produttiva odierna, basata sull'uso massiccio
dell'elettronica e della plastica; per quanto mi riguarda la scelta
produttiva basata su plastica e display lcd è letteralmente un'oscenità.<br />
<br />
Oggi
le macchine della serie T di categoria inferiore (T50-T60-T70-T80) si
trovano sul mercato per poche decine di euro quando per una nuova F-1
in ottime condizioni non ne bastano 400, senza contare che la T90 è
una macchina che (purtroppo) col passare del tempo ha dimostrato di
avere dei punti deboli.<br />
<br /></div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
Farò inoltre <u>una descrizione particolarmente accurata delle due vere ammiraglie della serie F (F-1old ed F-1new)</u>; tale
descrizione sarà basata su documentazione storica in mio possesso,
sulle mie esperienze personali di utilizzo; sarà integrata con
fotografie di repertorio, ma anche con foto fatte da me, per illustrare
caratteristiche che normalmente restano ignote ai più. </div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
Utilizzerò
informazioni tratte da rari cataloghi e brochure dell’epoca e tutto
ciò che sono riuscito a raccogliere in merito.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
<br /></div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
E' un lavoro corposo che è durato otto anni: oltre alle mie
esperienze personali le altre fonti di informazione sono un
libro di Bruno Palazzi del 1986 “Il libro Canon” edito da Cesco
Ciapanna ormai fuori catalogo, ed il famoso sito “<a href="http://www.mir.com.my/rb/photography/companies/canon/fdresources/SLRs/index.htm" target="_blank">Photography in malaysia"</a>
attualmente ultimo punto di riferimento (in lingua inglese) per il
sistema FD anche se ormai è un sito non più aggiornato da anni.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
Altre
preziose fonti di notizie sono articoli su riviste degli anni 70 ed
80 e due preziosi libri editi in tiratura limitata da Canon nel 1972 e
nel 1982 relativi alle due F-1, oltre la brochure relativa al
sottosistema macro.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
<br /></div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
Nella parte sugli obiettivi ho segnalato gli articoli tecnici molto apprezzati dell'amico Marco Cavina.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
<br /></div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
Questo è l'elenco di tutti i modelli prodotti da Canon oggetto di questa rassegna:<br />
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-rzaHsGPoOV8/U-MtmrMj1cI/AAAAAAAADNE/zAN1Jd0L9vQ/s1600/Panoramica+modelli+Canon.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-rzaHsGPoOV8/U-MtmrMj1cI/AAAAAAAADNE/zAN1Jd0L9vQ/s1600/Panoramica+modelli+Canon.jpg" width="483" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
Ciò
che mi piace credere interessante di questo lavoro, non è tanto la
sua originalità: in fin dei conti il materiale che ho raccolto è di
pubblico dominio (anche se molti dettagli sono sconosciuti);
semplicemente ho deciso di riunire le informazioni, molte delle quali in
inglese, per renderle disponibili a tutti, tradotte in italiano in
modo da creare un punto di riferimento per gli appassionati delle
vecchie fotocamere Canon, che vivono ancora nei nostri cuori e sono
ancora capaci di regalarci grandi emozioni.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
<br /></div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
Ringrazio sin d'ora: </div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
<br /></div>
<ul style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<li><span style="font-size: small;">L'amico <b>Marco Cavina</b> per il costante aiuto e la preziosa consulenza.</span> </li>
<li><span style="font-size: small;">Il professor<b> <a href="http://cabolens.blogspot.it/2012/04/voigtlander-presenta-su-opcion-la.html" target="_blank">Vicent Cabo</a></b> per avermi permesso la pubblicazione dei suoi inediti schemi ottici.</span> </li>
<li><span style="font-size: small;"><b>Chris Rollinger</b>, fondatore del sito (chiuso da anni) CanonFD.com, per avermi inviato tutto il materiale in esso contenuto dopo la chiusura.</span> </li>
<li><span style="font-size: small;"><b>Ryuichi Watanabe</b>, titolare del negozio di fotocamere analogiche italiano, <a href="http://www.newoldcamera.com/index.aspx" target="_blank">New Old Camera</a> a Milano per la collaborazione e la simpatia travolgente.</span></li>
</ul>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
<br /></div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
<br />
<br />
<br />
<br />
<br /></div>
<table cellpadding="2" cellspacing="1" class="myTable" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-left: 0px; margin-right: auto; text-align: left;"><tbody>
<tr class="tableline1"><td align="center" valign="top"><br /></td><td valign="absmiddle"><div style="text-align: center;">
<br />
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><b>Nascita del sistema FL.<br />
Canon FX</b><span style="font-size: large;"><br />(produzione 270.000 pezzi, dal 1964 al 1966)</span><b><br /></b></span></h2>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-Sr8JZL5RWkA/Ts0Y0a5pV1I/AAAAAAAAAOw/mQHKU4MWpRo/s1600/Canon+FX+1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-Sr8JZL5RWkA/Ts0Y0a5pV1I/AAAAAAAAAOw/mQHKU4MWpRo/s1600/Canon+FX+1.jpg" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-2-3h8SjkDJ0/Ts0Y1jUWSII/AAAAAAAAAO4/wePTPZK3w8E/s1600/Canon+FX+2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-2-3h8SjkDJ0/Ts0Y1jUWSII/AAAAAAAAAO4/wePTPZK3w8E/s1600/Canon+FX+2.jpg" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-RQqDgl7pYXo/Ts0Y2cq8FDI/AAAAAAAAAPA/XiKZm0vF4q8/s1600/Canon+FX+3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-RQqDgl7pYXo/Ts0Y2cq8FDI/AAAAAAAAAPA/XiKZm0vF4q8/s1600/Canon+FX+3.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
La prima Canon della serie F fu la FX, e nacque nel 1964.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
La
FX era dotata di pentaprisma fisso, slitta porta-accessori e leva di
carica superiore, dotata anche di esposimetro con fotoresistenza CdS
(al solfuro di cadmio).</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
L'otturatore
a tendina gommata permetteva tempi di 1/1000, posa B, tempo sincroX
di 1/50" ed accoppiamento all'esposimetro, che era di tipo esterno
(non TTL) sistemato dietro una finestrella sulla calotta superiore.<br />
<div style="text-align: left;">
Il dorso incernierato si apriva tramite una levetta a chiavistello posta sul fondello.</div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
La
FX era dotata di autoscatto, azionabile con una leva posta a lato
dell'obiettivo; un'altra levetta sul lato opposto consentiva di alzare
lo specchio in modo da montare l'obiettivo grandangolare da 19mm f/3.5,che fu prodotto in due versioni. <br />
<br />
Il primo,
incompatibile col
sollevamento dello specchio a causa della sporgenza del gruppo ottico posteriore, andava usato con un mirino
ausiliario. Oggi questo obiettivo è piuttosto raro, e molto quotato
fra i collezionisti, di cui potete vedere un esemplare qui:</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-cV4Aj9Joeg0/Tvt7ZQjm9DI/AAAAAAAABGE/7elCkwKwBJI/s1600/FL19-1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="307" src="https://4.bp.blogspot.com/-cV4Aj9Joeg0/Tvt7ZQjm9DI/AAAAAAAABGE/7elCkwKwBJI/s400/FL19-1.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: left;">
L'altra
versione, riprogettata per la prima volta al mondo con schema
retrofocus (teleobiettivo invertito), da cui la denominazione "R" fu
concepita per
l'uso su tutte le reflex, essendo stata eliminata la sporgenza del
gruppo ottico
posteriore: </div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-csi89rQQZx8/Tvt6pVsmQUI/AAAAAAAABF4/jk2KhFDYtBs/s1600/FL+19.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="312" src="https://1.bp.blogspot.com/-csi89rQQZx8/Tvt6pVsmQUI/AAAAAAAABF4/jk2KhFDYtBs/s400/FL+19.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: left;">
Con
questa macchina nacque ufficialmente il sistema di obiettivi FL, che
per la prima volta era ragionevolmente ampio rispetto al
precedente sistema canonflex (circa venti elementi), fornendo anche ottiche di pregio e colmando la
lacuna nel settore grandangolare che prima si fermava a 35mm.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Con
il nuovo innesto fu mantenuta la geometria del sistema R, ma cambiato
il sistema di riapertura del diaframma dopo lo scatto: fu comandato
da una molla posta dentro l'obiettivo invece che dal ritorno dello
specchio come sulla Canonflex. Questo fece sì che obiettivi R (Super
Canonmatic) potessero essere montati su baionetta FL (ed anche FD) ma
dovevano essere usati in stop-down, in quanto il diaframma non poteva
più riaprirsi automaticamente dopo lo scatto. Questa modifica si rese
necessaria sia per semplificare la costruzione, ma sopratutto perché
avrebbe permesso in futuro lo sviluppo di automatismi di scatto come la
priorità di diaframmi oppure la raffica motorizzata, ma tagliò di netto
lo sviluppo del sistema Canonflex, che quindi morì con la nascita del
sistema FL.<br />
<br />
Il sistema di obiettivi FL, di cui non ho
mai parlato, derivò direttamente dagli obiettivi Canonflex, che furono
modificati per essere adattati alla nuova baionetta: a parte il secondo
anello diaframma che fu eliminato perché l'anteprima della profondità di
campo ora era situata sul corpo macchina, tutto il resto è
assolutamente identico, compresa la struttura meccanica e l'aspetto
estetico.<br />
<br />
Le aggiunte agli obiettivi FL furono l'anello
di comando del diaframma con due sbalzi dentellati per favorire la
manovra, un secondo anello che permetteva di lavorare in stop-down,
sostituito sui tele e sull'unico zoom da un pulsantino; per il resto
sono una copia carbone degli obiettivi R. <br />
<br />
Dopo il
fallimento del sistema Canonflex fu chiaro che per vincere sulla
concorrenza era necessario sviluppare ex-novo un intero sistema
fotografico dotato di tutte quelle caratteristiche che la concorrenza
forniva ormai da tempo.<br />
Il sistema FL quindi fu un sistema di
transizione, approntato con materiale recuperato ed adattato per
tamponare le richieste del mercato mentre segretamente si studiava per
sviluppare il sistema FD. Ecco perché le macchine FL sono macchine poco
interessanti, prive di un reale valore di ricerca tecnica. Furono il
ripiego temporaneo per dare tempo alla canon di sfondare sul mercato con
il sistema FD. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><b>Canon FP</b></span></h2>
<h2 style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: large;">(produzione 50.000 pezzi, dal 1964 al 1966)</span></span></h2>
<h2 style="text-align: center;">
</h2>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-2XLXPNN-yyQ/Ts0ZBWVnViI/AAAAAAAAAQo/6FKEAgSDXNQ/s1600/FP.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-2XLXPNN-yyQ/Ts0ZBWVnViI/AAAAAAAAAQo/6FKEAgSDXNQ/s1600/FP.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: left;">
La Canon FP, immessa sul mercato pochi mesi dopo la FX, di cui era una versione semplificata, non era dotata di esposimetro.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Era
infatti previsto un esposimetro esterno, da montare sulla slitta
accessori; tale strumentino non ebbe gran successo perché costava caro
ed i tempi erano cambiati visto che altre marche proponevano già
fotocamere dotate di esposimetro TTL, ossia con lettura attraverso
l'obiettivo, che è il concetto usato tuttora:</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-8wIyF8K-Tbs/Ts0Y3i_zEnI/AAAAAAAAAPQ/RO9GLfHjDHM/s1600/Esposimetro+FP.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-8wIyF8K-Tbs/Ts0Y3i_zEnI/AAAAAAAAAPQ/RO9GLfHjDHM/s1600/Esposimetro+FP.jpg" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Ed ecco tale esposimetro in una rara illustrazione:</div>
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-_IPK_Ls7o0M/Ts0ZEjd8FtI/AAAAAAAAARI/nQAIEdfaH_U/s1600/opuscolo+esposimetro+FP.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-_IPK_Ls7o0M/Ts0ZEjd8FtI/AAAAAAAAARI/nQAIEdfaH_U/s1600/opuscolo+esposimetro+FP.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: left;">
lo stesso esposimetro sulla pubblicità di una rivista italiana, dove tra l'altro si legge che la FP costava 120.000 lire.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-XdW4q6QoHME/Ts0Y4z5Ln5I/AAAAAAAAAPY/jF05nEKLr7I/s1600/Esposimetro+FP+italia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-XdW4q6QoHME/Ts0Y4z5Ln5I/AAAAAAAAAPY/jF05nEKLr7I/s1600/Esposimetro+FP+italia.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b>Canon Pellix e Pellix QL</b></span></h2>
<h2 style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: large;">(produzione 35.000 pezzi e 76.000 pezzi, dal 1965 al 1970)</span></span></h2>
<h2>
</h2>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-0xmeKgaPPkY/Tuohgjf2NyI/AAAAAAAABFI/vICP0mp75sM/s1600/Canon_Pellix.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-0xmeKgaPPkY/Tuohgjf2NyI/AAAAAAAABFI/vICP0mp75sM/s1600/Canon_Pellix.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Canon Pellix</td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-lCItNcPzZfw/Ts0ZFa1jS3I/AAAAAAAAARQ/G-wCpXlyzPk/s1600/Pellix+QL.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-lCItNcPzZfw/Ts0ZFa1jS3I/AAAAAAAAARQ/G-wCpXlyzPk/s1600/Pellix+QL.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Canon Pellix QL</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<br />
<br />
<br />
Questa
macchina aveva una particolarità: lo specchio non era ribaltabile
come in tutte le reflex, ma fisso e semitrasparente, costituito da una
pellicola dello spessore di 2/100 di mm, molto delicata, da cui derivò
il nome della fotocamera.<br />
<br />
Tale pellicola purtroppo
sottraeva una parte di luce utile ai fini dello scatto (circa 1/3 stop)
con un ulteriore problema dovuto alla non perfetta
industrializzazione di questo componente: la fluttuazione
dell'assorbimento da modello a modello.<br />
Inoltre la pellicola era
soggetta a graffi e danneggiamenti, e lo sporco depositato su di essa
finiva immortalato nel fotogramma, infine l'immagine più scura nel
mirino (non di molto a dire il vero, specie confronto ad oggi) e
l'esposizione afflitta dalla sottrazione di luce da parte della
pellicola resero il modello un insuccesso commerciale.<br />
<br />
Le
intenzioni tuttavia erano meritorie: la Pellix era dotata di tendine
in titanio (per la prima volta in casa Canon), esposimetro ribaltabile
TTL semispot circa 10% situato tra la pellicola e l'otturatore.<br />
Una macchina decisamente più moderna delle precedenti. <br />
<br />
Purtroppo
però l'industrializzazione di questo modello fu compiuta in modo
infelice: Canon aveva intrapreso una strada interessante, ma la messa in
pratica fu troppo approssimativa.<br />
<br />
La misura
dell'esposizione infine non era automatica come siamo abituati ad
averla oggi, infatti occorreva puntare sul soggetto mantenendo premuta
la leva dell'autoscatto che provocava contemporaneamente la risalita
della fotocellula alloggiata sulla base del box specchio e la chiusura
del diaframma al valore impostato, quindi manovrare il diaframma (o la
ghiera dei tempi) per fare collimare l'indice presente nel mirino
collegato all'esposimetro con un riferimento fisso a forma di
cerchietto; il secondo indice mobile collegato al diaframma (detto
collimatore) fu introdotto succesivamente, sul sistema FD, mentre sul
sistema FL il diaframma non era accoppiabile all'esposimetro.<br />
<br />
Questa
manovra oggi sarebbe giudicata scomoda, ma in realtà è rapida perché
la leva di azionamento è collocata in posizione ergonomica; l'unico
neo è il rabbuiamento del mirino, ma è cosa da poco, visto che
l'operazione è volta esclusivamente alla misura esposimetrica.<br />
<br />
Altra
caratteristica interessante era l'otturatore dell'oculare collegato
alla ghiera sinistra (usata sia per accendere l'esposimetro che per
controllare la carica della batteria), introdotta non per evitare di
disturbare l'esposimetro, ma per evitare che la luce proveniente dal
mirino potesse creare flare sulla pellicola riflettente, rovinando lo
scatto.<br />
<br />
Insomma, considerando l'anno di nascita possiamo dire che si trattase di una macchina tecnicamente all'avanguardia.<br />
<br />
Naturalmente
il diaframma funzionava in preselezione, ossia rimaneva a tutta
apertura per le operazioni di messa a fuoco e composizione, chiudendosi
al valore impostato al momento dello scatto, prerogativa del sistema
FL introdotto nel 1964 con la serie F.<br />
<br />
Nel 1966 fu
introdotto il modello Pellix QL dotato per la prima volta di un
interessante sistema rapido di caricamento della pellicola (Quick
Loading) che potete vedere illustrato qui:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-AXB3CeisFn4/Ts0ZGZwXILI/AAAAAAAAARU/It-vKivGLts/s1600/pellix+retro.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-AXB3CeisFn4/Ts0ZGZwXILI/AAAAAAAAARU/It-vKivGLts/s1600/pellix+retro.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Tale
sistema, ingegnoso, ma complesso nella realizzazione, permetteva di
caricare la pellicola semplicemente appoggiando il lembo dell'esca su
un riferimento e chiudendo il coperchio in quanto l'automatismo composto
da un rocchetto con tamponi gommati avrebbe automaticamente avvolto
l'esca.</div>
<div style="text-align: left;">
Inoltre la Pellix QL
aveva la leva per l'azionamento dell'esposimetro bloccabile in sede
ed una sensibilità estesa rispetto al modello precedente.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
Era inoltre possibile montare un esposimetro supplementare, denominato "Canon Booster":<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-cXIul-yfTQc/Ts0YzsxPxGI/AAAAAAAAAOo/-OxB3vcg6HA/s1600/Booster.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-cXIul-yfTQc/Ts0YzsxPxGI/AAAAAAAAAOo/-OxB3vcg6HA/s1600/Booster.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
ideato per estendere la sensibilità di accoppiamento con tempi più lenti di un secondo. <br />
<br />
Esso
leggeva la luce tramite la fotocellula della Pellix, mediante un
connettore bipolare, e fu dotato pure di scala retroilluminata, per
eseguire letture al buio. <br />
<br />
Tale esposimetro fu
concepito inizialmente per il modello QL (non può essere applicato alla
pellix) e successivamente esteso alle FT-QL ed FTb-QL.<br />
<br />
Garantiva la possibilità di accoppiare l'esposimetro per tempi lenti, a seconda della fotocamera usata:<br />
<br />
Modello FT-QL: da 1/60" sino a 30"<br />
Modelli FTb-QL e Pellix QL: da 1/30" sino a 60"<br />
<br />
con possibilità di selezione di pellicole da 12 ASA sino a 12800 ASA.<br />
<br />
Funzionava
tramite due pile PX675 con circuito a ponte (lavora quindi anche con
le odierne pile da 1,5V) ed una terza pila, rimossa dalla fotocamera
per connettere il cavo di lettura per la fotocellula, trovava
alloggiamento sopra il vano pile alimentazione (nella sede del
connettore, usando il tappo pila della fotocamera) e permetteva la
retroilluminazione della scala tramite un pulsante rosso frontale.<br />
<br />
Esso fu l'antesignano del ben più sofisticato <i>Booster T finder</i> montato in seguito sulla prima F-1.<br />
<br />
Qui potete vedere una rara pubblicità italiana della pellix (notare come usassero un nome maschile "il reflex"): <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-QE916c2tsvY/Tvt36khQsaI/AAAAAAAABFs/T1gdlNgyKf0/s1600/pellix.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-QE916c2tsvY/Tvt36khQsaI/AAAAAAAABFs/T1gdlNgyKf0/s640/pellix.jpg" width="472" /></a></div>
<br />
<br />
Esclusivamente per la Pellix fu presentato nel 1964 un particolare obiettivo FL: il primo obiettivo <i>38mm F/2.8 FL-P panfocus :</i><br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-qI41YTYYQvQ/Ts0fEyIPw4I/AAAAAAAAARw/SSKP-e5Au1Y/s1600/Canon_FLP_38_2.8_solo_pellix.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://2.bp.blogspot.com/-qI41YTYYQvQ/Ts0fEyIPw4I/AAAAAAAAARw/SSKP-e5Au1Y/s400/Canon_FLP_38_2.8_solo_pellix.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Tale obiettivo, soprannominato "pancake" era caratterizzato da un profilo basso, che rendeva la fotocamera molto compatta.<br />
Purtroppo a causa della sporgenza del gruppo posteriore non può essere utilizzato su nessuna altra macchina FL o FD.<br />
<br />
<i>Una
considerazione personale: posseggo una pellix del 65, equipaggiata
proprio con il panfocus 38/2.8 ed è una macchina leggera, facile da
usare, silenziosa allo scatto e sopratutto discreta. <br />
Probabilmente all'epoca non fu capita anche perché la concorrenza
vendeva già macchine con esposimetro accoppiato ai diaframmi oltre che
funzionante a tutta apertura; a mio avviso si tratta di una macchina
molto interessante, sia da usare, sia da collezionare.</i><br />
<br />
C'è
da dire che purtroppo su tutte le macchine FL il pentaprisma venne
fissato in posizione tramite staffe su cui venne interposta una
gommapiuma espansa, la stessa usata per il battispecchio e le
guarnizioni del vano pellicola. Tale materiale disgregandosi col passare
degli anni aggredisce la pitturazione protettiva del pentaprisma,
facendo comparire due antiestetiche macchie nel mirino. Solo con
l'avvento del sistema FD il pentaprisma venne rifasciato con una
pellicola il polietilene ad alta densità, cosa che risolse
definitivamente il problema.<br />
<br />
Oggi quindi è praticamente impossibile trovare una macchina FL priva di questo difetto.<br />
<br />
La
produzione della Pellix tuttavia non durò a lungo, i tempi erano
maturi per il primo, vero cavallo di battaglia della Canon, la FT-QL.<i> </i><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b><br />
</b></span></h2>
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b> Canon </b><b>FT-QL</b></span></h2>
<h2 style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: large;">(produzione 550.000 pezzi, dal 1966 al 1971)</span></span></h2>
<h2>
</h2>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-v7PIIXSVlsU/VP9SgCJa7mI/AAAAAAAAD9U/v-kcwNhEylA/s1600/FT%2BQL%2B%281%29.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://4.bp.blogspot.com/-v7PIIXSVlsU/VP9SgCJa7mI/AAAAAAAAD9U/v-kcwNhEylA/s1600/FT%2BQL%2B(1).jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/--MYMwS7cVk0/VP9SggKMNwI/AAAAAAAAD9c/SAC1-djjcAg/s1600/FT%2BQL%2B%282%29.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://3.bp.blogspot.com/--MYMwS7cVk0/VP9SggKMNwI/AAAAAAAAD9c/SAC1-djjcAg/s1600/FT%2BQL%2B(2).jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Tl4prhs-Xlc/VP9Sgo7dbsI/AAAAAAAAD9Y/KFES1gPsqrI/s1600/FT%2BQL%2B%283%29.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://4.bp.blogspot.com/-Tl4prhs-Xlc/VP9Sgo7dbsI/AAAAAAAAD9Y/KFES1gPsqrI/s1600/FT%2BQL%2B(3).jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Questa
macchina, lanciata nel 1966, era caratterizzata dall'essere pratica e
razionale, di facile impugnatura, con i comandi disposti in modo
intuitivo, per questo fu un grande successo commerciale.</div>
<br />
Per la prima volta l'esposimetro catturava luce attraverso la lente condensatrice, come si puo' vedere in questo schema: <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-sWxYBrIvWWo/Ts0Y5T8k1TI/AAAAAAAAAPg/VkmTsJUGRxI/s1600/esposimetro+FTQL.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="332" src="https://2.bp.blogspot.com/-sWxYBrIvWWo/Ts0Y5T8k1TI/AAAAAAAAAPg/VkmTsJUGRxI/s400/esposimetro+FTQL.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
Tale sistema sarà poi adottato sulle ammiraglie della futura serie F.<br />
<br />
Anche
per questa macchina era possibile utilizzare il booster per
incrementare il campo di accoppiamento dell'esposimetro, che doveva
essere usato sempre tramite il consueto sistema della leva
dell'autoscatto.<br />
<br />
Il sistema di caricamento rapido QL fu adottato anche sulla FT.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<br />
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b>Canon </b><b>TL</b></span></h2>
<h2 style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: large;">(produzione 55.000 pezzi, dal 1966 al 1971)</span></span></h2>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-IizyzRwTEcY/Ts0ZG6MEBsI/AAAAAAAAARg/XvXg9k3C8u0/s1600/TL.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-IizyzRwTEcY/Ts0ZG6MEBsI/AAAAAAAAARg/XvXg9k3C8u0/s1600/TL.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
Introdotta nel 1968 era una versione semplificata della FT QL.<br />
<br />
Come
tale disponeva di tempi di scatto limitati ad 1/500", era priva di
autoscatto, ma dotata di sistema di carica quick loading, che sembra sia
stato introdotto solo sugli ultimi modelli prodotti.<br />
<br />
L'esposimetro CdS funzionava solo in stop-down come sulla FTQL con un campo rilevato del 12%.<br />
<br />
Osservate come già nel 1968 l'offerta Canon per telemetro e reflex si configurasse come un vero e proprio sistema: <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-ZJiH5GyEiEw/Ts0DK927OVI/AAAAAAAAAEA/XHYosdcAM64/s1600/catalogo+rangefinder.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="302" src="https://1.bp.blogspot.com/-ZJiH5GyEiEw/Ts0DK927OVI/AAAAAAAAAEA/XHYosdcAM64/s640/catalogo+rangefinder.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<br />
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b>Canon EX<span style="font-size: x-large;"> </span>EE</b></span></h2>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Jgy38x63Ots/VP9TRZbO-GI/AAAAAAAAD9s/BXOr3RsA9lQ/s1600/EX%2BEE%2BQL.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://4.bp.blogspot.com/-Jgy38x63Ots/VP9TRZbO-GI/AAAAAAAAD9s/BXOr3RsA9lQ/s1600/EX%2BEE%2BQL.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-AE6LL94R53c/Ts0Y9cDgNyI/AAAAAAAAAQI/lgD9IUv2yHQ/s1600/EXEE+%25282%2529.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br />
</a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-AE6LL94R53c/Ts0Y9cDgNyI/AAAAAAAAAQI/lgD9IUv2yHQ/s1600/EXEE+%25282%2529.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br />
</a></div>
La EX EE, introdotta nel 1969, fu una macchina che segnò un
importante punto di svolta, l'introduzione per la prima volta di due
automatismi:<br />
<br />
1) Determinazione automatica dell'esposizione<br />
2) Introduzione della modalità a priorità di tempi.<br />
<br />
Tuttavia
aveva una caratteristica molto limitante: l'obiettivo in dotazione da
50mm F/1.8 era fisso, non intercambiabile come sulle precedenti
reflex, ma era possibile svitarne la parte anteriore e sostituirla con
tre aggiuntivi ottici acquistabili a parte, che portavano la focale a
35mm, 95mm, 125mm, di qualità non eccelsa, ma di buone prestazioni,
con diaframma fisso nella fotocamera, che di fatto limitava non poco
la distanza minima di messa a fuoco, che si attestava a 26cm per il
35mm ma 2,1m per il 125mm (quando normalmente un 135 ha una distanza
minima di circa 1.3m).<br />
<br />
Questa scelta fu fatta
evidentemente per contenere il costo dell'intero corredo, cosa però
che precludeva l'utilizzo di soffietti bellows, tubi di prolunga ed
obiettivi specialistici.<br />
<br />
Inoltre il diaframma incorporato nella fotocamera semplificava non poco i collegamenti con l'obiettivo, contenendo i costi.<br />
<br />
Ecco un raro kit completo:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-SLfLoPo5zKM/Ts0Y_D40ceI/AAAAAAAAAQY/8FObiKySZDE/s1600/EX-EE+kit.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-SLfLoPo5zKM/Ts0Y_D40ceI/AAAAAAAAAQY/8FObiKySZDE/s1600/EX-EE+kit.jpg" /></a></div>
<br />
Qui illustrato in un opuscolo che mostra la configurazione prevista per la fotocamera:<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-9c0UqWM07lU/Ts0Y-QDL5QI/AAAAAAAAAQQ/_Lb2WoIlS20/s1600/EXEE+depliant.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-9c0UqWM07lU/Ts0Y-QDL5QI/AAAAAAAAAQQ/_Lb2WoIlS20/s1600/EXEE+depliant.jpg" /> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Commercialmente
la EX EE fu un discreto successo, sia per la forza del marchio, sia
per il fatto che centrò l'esigenza di un pubblico non troppo
sofisticato, desideroso di avere una fotocamera versatile, semplice da
usare e non troppo costosa.</div>
<br />
Il mirino della EX EE era abbastanza semplificato:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-KT7BkgzCWW0/Ts0Y_66gg7I/AAAAAAAAAQg/3rHSVP9jO10/s1600/EXEE+mirino.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-KT7BkgzCWW0/Ts0Y_66gg7I/AAAAAAAAAQg/3rHSVP9jO10/s1600/EXEE+mirino.jpg" /></a></div>
<br />
ed
era munito di galvanometro che indicava il diaframma selezionato
dall'automatismo a priorità di tempi (che era l'unica modalità operativa
della fotocamera). Il sistema di messa a fuoco era basato sul
classico cerchio di microprismi.<br />
<br />
L'obiettivo era
sprovvisto di ghiera per selezionare l'apertura del diaframma, che
poteva essere tuttavia effettuata manualmente tramite un bottone
coassiale alla ghiera di regolazione dei tempi.<br />
<br />
L'otturatore arrivava fino ad 1/500" compresa la posa B ed il tempo sincroX di 1/60".<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<h2>
<br />
</h2>
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b>Canon EX Auto</b></span></h2>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-6KXEePH1N0I/Ts0Y6FVDYTI/AAAAAAAAAPo/-ay_xNvaCRQ/s1600/EX+auto.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br />
</a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-1ArnUV932UI/UTsilbzAkKI/AAAAAAAACMI/faCXdFT2RaI/s1600/EX+Auto.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="425" src="https://1.bp.blogspot.com/-1ArnUV932UI/UTsilbzAkKI/AAAAAAAACMI/faCXdFT2RaI/s640/EX+Auto.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
Questa
fotocamera, evoluzione della precedente, fu messa in commercio nel
1973, quindi prima di essa uscirono la F-1 e la FTb, ma ne parlo ora
per continuità logica con il modello precedente.<br />
<br />
Nella
EX Auto fu introdotto in aggiunta agli automatismi del modello
precedente per la prima volta il sistema CAT (Canon Auto Tuning) per
l'uso del flash in completo automatismo.<br />
<br />
Prima di
allora l'uso del flash poteva essere fatto solo tramite calcoli basati
sul numero guida, oppure usando regoli incorporati sui dorsi dei
flash, sui quali bisognava riportare i valori impostati sulla
fotocamera.<br />
<br />
Il sistema CAT automatizzava completamente l'uso del flash, introducendo sul mercato la base dei futuri sistemi ATTL ed ETTL.<br />
<br />
In pratica il flash colloquiava con la fotocamera, e permetteva quindi di lavorare senza dover compiere calcoli.<br />
<br />
Ho
personalmente sperimentato il sistema CAT: semplice, efficace e
funzionale, spesso piu' degli attuali, complicatissimi sistemi ETTL-II.<br />
<br />
Naturalmente sia la EX EE, che la EX EE Auto erano equipaggiate con il valido sistema di caricamento rapido della pellicola QL.<br />
<br />
Ecco infine un raro esemplare del 125mm progettato per la EX EE:<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-IPK8dy4LHMk/Ts0Y7DGsKjI/AAAAAAAAAPw/HHGzquSgAOs/s1600/EXauto+125mm.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-IPK8dy4LHMk/Ts0Y7DGsKjI/AAAAAAAAAPw/HHGzquSgAOs/s1600/EXauto+125mm.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<br />
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b>Nascita del sistema FD. </b></span></h2>
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b>Canon F-1 </b><span style="font-weight: normal;">(primo modello, detta oggi </span><i style="font-weight: normal;">F-1 old</i><span style="font-weight: normal;">)</span></span></h2>
<h2 style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: large;">(produzione 380.000 pezzi, dal 1970 al 1981)</span></span></h2>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-trXWkvLyht4/Ts1LWpdDplI/AAAAAAAAASI/BvDAoTiXies/s1600/1971_f1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-trXWkvLyht4/Ts1LWpdDplI/AAAAAAAAASI/BvDAoTiXies/s1600/1971_f1.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
La trattazione della F-1 si trova su <a href="http://sistemacanonfd.blogspot.it/p/blog-page.html">questa</a> pagina.</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b>Canon FTb e la FTbN</b></span></h2>
<h2 style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: large;">(produzione 1.800.000 pezzi, dal 1971 al 1976)</span></span></h2>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-6EY1jC3-rNM/UZubThM2jUI/AAAAAAAACbk/o6XM6l58qdQ/s1600/FTb+primo+tipo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-6EY1jC3-rNM/UZubThM2jUI/AAAAAAAACbk/o6XM6l58qdQ/s1600/FTb+primo+tipo.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
La
FTb fu prodotta a partire dal 1971 e costituì un perfezionamento
della FT, a cui venne aggiunto come caratteristica principale il
funzionamento a tutta apertura dell'esposimetro realizzato grazie alla
nuova linea di obiettivi FD introdotti un anno prima.<br />
<br />
Caratteristica
notevole di questa macchina era il sistema chiamato SMS (Shockless
Mirror System) che garantiva uno scatto praticamente privo di vibrazioni
dell'otturatore. Questo sistema fu poi perfezionato ai massimi livelli
sulla futura new F-1.<br />
Inoltre fu introdotto il sistema CAT per la gestione automatica del flash.<br />
<br />
Altre
caratteristiche nuove erano lo spostamento del comando di
sollevamento specchio, ora integrato nella leva dell'autoscatto,
l'adozione di una slitta con contatto caldo per il flash e l'apertura
del dorso tramite sollevamento del manettino di riavvolgimento ma
senza bottone di sicurezza.<br />
<br />
Nella seconda serie, denominata FTbN, ed introdotta nel 1973:<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-QrjyFziQleQ/Ts0ZDFNRLhI/AAAAAAAAAQ4/g5MD1yu6zQc/s1600/FTbN.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-QrjyFziQleQ/Ts0ZDFNRLhI/AAAAAAAAAQ4/g5MD1yu6zQc/s1600/FTbN.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
fu
introdotta la visualizzazione dei tempi di scatto nel mirino, inoltre
fu applicato un coperchietto a molla per proteggere la presa PC, e fu
infine uniformata l'estetica della leva autoscatto/stopdown a quella
della F-1 e della EF, per differenziarla dal vecchio stile delle
macchine FL.<br />
<br />
In entrambe la selezione di tempi fuori
dall'accoppiamento dell'esposimetro provocava la risalita nel mirino di
un segnalino rosso.<br />
Sempre per entrambe le macchine il sistema
di caricamento della pellicola era il consueto QL, inoltre era
possibile l'utilizzo dell'esposimetro esterno Canon Booster, già
utilizzato sulla Pellix<br />
<br />
Per la prima volta però su una
macchina amatoriale, si poteva effettuare la lettura delle luce con
il diaframma a tutta apertura, che si sarebbe chiuso al valore
impostato durante lo scatto.<br />
Fu questo uno dei motivi dell'enorme successo commerciale della FTb. <br />
<br />
Ecco invece una rarissima versione di FTb "cutaway" cioè con la scocca traforata per mostrarne l'interno a scopo dimostrativo:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-y7otdsvjlGw/UMnRcnIhPeI/AAAAAAAACDY/qiq1ni3dN4Q/s1600/FTb+cutaway+%281%29.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-y7otdsvjlGw/UMnRcnIhPeI/AAAAAAAACDY/qiq1ni3dN4Q/s1600/FTb+cutaway+(1).jpg" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-agPJfqKVn9M/UMnReR_vdWI/AAAAAAAACDg/vKcTU0JT1gk/s1600/FTb+cutaway+%287%29.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-agPJfqKVn9M/UMnReR_vdWI/AAAAAAAACDg/vKcTU0JT1gk/s1600/FTb+cutaway+(7).jpg" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-8s9sTidmkq8/UMnRgIfM-sI/AAAAAAAACDk/8XlXj-oMW98/s1600/FTb+cutaway.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-8s9sTidmkq8/UMnRgIfM-sI/AAAAAAAACDk/8XlXj-oMW98/s1600/FTb+cutaway.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b>Canon TLb</b></span></h2>
<h2 style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: large;">(produzione 120.000 pezzi, dal 1974 al 1975)</span></span></h2>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-dCD3nwZ9gms/UaB1LbQP-7I/AAAAAAAACcw/A42dtR6yqZ0/s1600/TLB.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-dCD3nwZ9gms/UaB1LbQP-7I/AAAAAAAACcw/A42dtR6yqZ0/s640/TLB.jpg" width="520" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Introdotta
nel 1972 era una versione semplificata della FTb, per cui il tempo di
scatto minimo era stato ridotto ad 1/500, lo specchio non era
sollevabile manualmente, era priva del sistema QL, e non era possibile
controllare il livello di carica della batteria.</div>
L'esposimetro
inoltre era tarato su di una lettura media ponderata, invece che su di
una semispot come sulla FTb, ed il pulsante di scatto era privo del
sistema di blocco di sicurezza.<br />
<br />
Si trattava di una macchina a funzionamento manuale, senza nessun tipo di automatismo. <br />
Scelto
il tempo di scatto, si doveva far bisecare il collimatore collegato
al diaframma con l'indice del galvanometro per ottenere l'esposizione
corretta.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b>Canon EF</b></span></h2>
<h2 style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: large;">(produzione 320.000 pezzi, dal 1973 al 1977)</span></span></h2>
<h2>
</h2>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-gDBu0WKdE1I/UXjnptpVBPI/AAAAAAAACQo/u_aY5FBreeA/s1600/Canon+EF.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-gDBu0WKdE1I/UXjnptpVBPI/AAAAAAAACQo/u_aY5FBreeA/s1600/Canon+EF.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Eccola nei depliants dell'epoca:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-KpxPPcTvebQ/UXjhFNcVdsI/AAAAAAAACQI/bSE6kGK_chs/s1600/Canon+EF+adv.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-KpxPPcTvebQ/UXjhFNcVdsI/AAAAAAAACQI/bSE6kGK_chs/s1600/Canon+EF+adv.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-gRHHxO0iIpg/UZvWY2HVpLI/AAAAAAAACb0/IQfI2QdxzFA/s1600/Canon+1972+advertising.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-gRHHxO0iIpg/UZvWY2HVpLI/AAAAAAAACb0/IQfI2QdxzFA/s640/Canon+1972+advertising.jpg" width="464" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
La
EF fu un interessante modello uscito nel 1972 con diverse
caratteristiche nuove: per la prima volta nella storia della Canon
infatti si poteva avere:</div>
<br />
<b>1) Controllo elettronico </b>(da cui la sigla <b>E</b>F).<br />
Sebbene
i microprocessori non fossero stati ancora adottati, vennero usati
comunque componenti discreti miniaturizzati ed i primi cavi piatti
flessibili per i cablaggi; qui potete vedere il commutatore esposimetro
montato sul pentaprisma ed il circuito integrato MOS-BI utilizzato per
l'amplificazione del segnale del fotodiodo esposimetrico.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-KboWzGBdIHg/Ts6Wj5SNVzI/AAAAAAAAAhs/6Rq6uBrI9qA/s1600/Calotta.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-KboWzGBdIHg/Ts6Wj5SNVzI/AAAAAAAAAhs/6Rq6uBrI9qA/s1600/Calotta.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Qui invece potete osservare la complessità costruttiva sotto la calotta superiore:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-N0okR0K65kE/U9U5yF4BNcI/AAAAAAAADJ4/bFjMS90JBmw/s1600/EF+sopra.jpg"><img border="0" height="249" src="https://4.bp.blogspot.com/-N0okR0K65kE/U9U5yF4BNcI/AAAAAAAADJ4/bFjMS90JBmw/s1600/EF+sopra.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
La
grande ruota dentata in plastica aziona contemporaneamente il selettore
dei tempi posto frontalmente tramite funi, le spazzole elettriche che
selezionano la resistenza opportuna per la simulazione del diaframma nel
mirino, e fanno ruotare tramite un sistema di funi e carrucole la cassa
del galvanometro per adeguare la lettura dello stesso al tempo di
scatto selezionato. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
I contrassegni a pennarello sugli ingranaggi che controllano la
rotazione della cassa esposimetro sono una soluzione dozzinale ma
essenziale per evitare la perdita dei riferimenti, cosa che altrimenti comporta una laboriosissima rimessa a punto.</div>
L'interrutore
generale in basso a destra controlla contemporaneamente l'alimentazione
della macchina, il blocco del pulsante di scatto, l'arretramento della
leva di carica pellicola, la messa in folle della trazione della
pellicola.<br />
Far assolvere ad un comando meccanico più funzioni
contemporaneamente, comporta grande complessità progettuale; oggi invece
si preferisce instupidire le persone tramite menù e programmi, mentre
la macchina è un ridicolo ammasso di circuiti elettronici senza valore
alcuno. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="" style="clear: both; text-align: left;">
<b>2)
Esposimetro al silicio blu</b> (una rarità nel 1973 quando quasi tutti
ancora usavano il solfuro di cadmio) con sensibilità amplificata
elettronicamente, e lettura semi integrata a prevalenza centrale,
abbandonando quindi
lo schema semispot usato per le macchine precedenti. Nel 1973 questo
esposimetro era il più sofisticato sul mercato delle fotocamere a
priorità di tempi.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Il
fotodiodo era montato sul vertice del pentaprisma, appena sopra la
finestrella del mirino, Qui lo potete vedere sulla basetta di vetronite
insieme al mosfet Toshiba T8108:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-iXAK50RZ3Hs/UXRKeCkz9SI/AAAAAAAACPY/ehO1nTN55vg/s1600/345-036.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://2.bp.blogspot.com/-iXAK50RZ3Hs/UXRKeCkz9SI/AAAAAAAACPY/ehO1nTN55vg/s320/345-036.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Questo invece lo schema di lettura dell'esposimetro a preferenza centrale:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-TBKHPL5ig2s/UXWUu4zS6KI/AAAAAAAACP4/2OKH35MvGxE/s1600/345-037.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://2.bp.blogspot.com/-TBKHPL5ig2s/UXWUu4zS6KI/AAAAAAAACP4/2OKH35MvGxE/s320/345-037.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<b>3)
Otturatore Copal Square</b> a scorrimento verticale a 3+3 lame
metalliche
(secondo la concezione moderna in uso ancora oggi), con funzionamento
meccanico per tempi rapidi con congegni di orologeria a molla,
ed elettronico (con controllo del rilascio tramite solenoide) per
tempi da 1 a 30 secondi.<br />
Questo tipo di otturatore non
permetteva un controllo totalmente elettronico, quindi fu ideato un
sistema misto: la leva di carica alza la prima tendina e fa salire la
seconda; alla pressione del pulsante di scatto si alza lo specchio e si
abbassa la seconda tendina, l'otturatore quindi è aperto.
Contemporaneamente il sistema di orologeria ingaggia l'ancora di un
solenoide che trattiene in apertura la prima tendina. Inizia quindi il
conteggio elettronico scandito dal led sulla calotta che lampeggia circa
due volte al secondo. <br />
Mezzo secondo prima del termine
dell'esposizione, il solenoide viene rilasciato e trasferisce il
controllo al meccanismo di orologeria che esegue l'ultimo mezzo secondo
di esposizione, abbassando quindi la prima tendina e lo specchio.<br />
<br />
Ecco
una foto
dell'otturatore e del complesso meccanismo ad orologeria di comando,
regolato da un sistema di funi tramite la rotella di selezione dei
tempi sulla calotta:<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-8wRfgzrH1bk/UXRLQrAf_MI/AAAAAAAACPg/7aSfQPewrTY/s1600/345-031.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="468" src="https://4.bp.blogspot.com/-8wRfgzrH1bk/UXRLQrAf_MI/AAAAAAAACPg/7aSfQPewrTY/s640/345-031.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Tale
meccanismo si occupa della regolazione di tutti i tempi meccanici
tramite un sofisticato sistema di camme su più livelli collegate al
selettore centrale azionato dalle funi, e dell'autoscatto. Sugli ultimi
modelli furono modificate due ruotine dentate ora realizzate in nylon
per evitare il blocco del meccanismo riscontrato su modelli precedenti, e
modificato anche il braccio di leva dell'autoscatto per rendere
l'azionamento della leva più morbido.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Qui
potete vedere l'otturatore copal square montato sulla carcassa della
macchina; in alto a sinistra si può osservare il solenoide di sgancio
dell'otturatore:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-CpQczpaHzGs/UXRLjJN3L0I/AAAAAAAACPo/ltUCS1pdv9g/s1600/345-032.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="412" src="https://1.bp.blogspot.com/-CpQczpaHzGs/UXRLjJN3L0I/AAAAAAAACPo/ltUCS1pdv9g/s640/345-032.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>4)
Sensibilità da 12 a 3200asa</b>, con risposta da -2EV sino a 18EV (a 100 ASA) ma da -4EV sino a 15EV (a 12 ASA) ,
decisamente molto esteso per quei tempi; questo permetteva, unitamente
al meccanismo di sollevamento anticipato dello specchio di poter
scattare foto notturne senza esposimetri supplementari.</div>
<br />
<b>5) Nel mirino appaiono entrambe le scale per i tempi e per i diaframmi:</b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-dindzv6vJto/Ts0Y27HG-NI/AAAAAAAAAPE/vculczA2NQ0/s1600/EF+mirino.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-dindzv6vJto/Ts0Y27HG-NI/AAAAAAAAAPE/vculczA2NQ0/s1600/EF+mirino.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
La
scala dei tempi, indicati tramite una forcella nel mirino, era azionata dalla rotella superiore ed accoppiata al
galvanometro, che in base alla sensibilità selezionata indicava il
diaframma corretto da usare. Tale diaframma veniva poi impostato
automaticamente in fase di scatto se il selettore dell'obiettivo veniva
posizionato su "A", mentre doveva essere regolato manualmente qualora
si decidesse di usare la macchina senza priorità di diaframmi.</div>
La
scala dei diaframmi invece era mobile, collegata all'apertura massima
dell'obiettivo tramite il consueto tastatore nel bocchettone, già
usato sulla F-1.<br />
Al centro dello schermo di messa a fuoco vi era
una corona di microprismi; solo negli ultimi modelli fu aggiunto lo
stigmometro con una corona di microprismi perimetrale.<br />
<br />
<b>6) Memorizzazione esposizione </b>tramite
un pulsante (da tenere premuto) per ricomporre e
scattare nelle situazioni in cui forti contrasti o controluce
potessero ingannare l'esposimetro. La Canon EF fu la terza fotocamera
ad apparire sul mercato dotata di questa caratteristica, dopo la
Nikkormat EL e la Chinon CE memotron.<br />
<b><br /></b>
<b>7) Permetteva di
scattare esposizioni multiple senza che il contapose aumentasse
inutilmente</b>, grazie ad un pulsante coassiale all'interruttore di
alimentazione che, oltre a disinnestare il traino della pellicola,
metteva in folle anche l'ingranaggio contapose. Fu anche scritta sul
manuale una regoletta pratica per calcolare l'esposizione degli scatti
successivi: moltiplicare la sensibilità ASA per il numero degli scatti
(per es.: primo scatto a 100ASA, secondo a 200ASA e terzo a 300ASA).<br />
<br />
<b>8) Era la possibile caricare la pellicola usando la leva di carica per tre volte ma <u>senza</u>
dover usare il pulsante di scatto.</b> Infatti bastava armare la leva tre
volte di seguito: a partire dalla prima posa utile, la N.1, si
attivava il pulsante di scatto.<br />
Questa importante innovazione non fu mai più adottata su nessun'altro corpo macchina FD.<br />
<b><br /></b>
<b>9)
A differenza di tutte le altre fotocamere FD quando si usa
l'autoscatto lo specchio viene sollevato anticipatamente all'inizio del
conteggio, prima dello scatto dell'otturatore, per minimizzare le
vibrazioni.</b><br />
<br />
Altre caratteristiche interessanti:<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<ul>
<li>Pulsante di scatto servo assistito da un dispositivo meccanico a
molla che lo rendeva morbido per eliminare il rischio di vibrazioni
durante lo scatto; sistema già sperimentato su macchine di fascia bassa
precedenti ed usato per la prima volta su una reflex serie F; tale
sistema fu realizzando precaricando la molla del braccetto di selezione
del diaframma tramite la leva di carica pellicola e non tramite il
pulsante di scatto come su altri modelli di fotocamera.</li>
<li>Predisposizione per l'automatismo CAT per il flash azionabile tramite selettore sul retro.</li>
<li>Il coperchio a scatto della presa PC assolveva la funzione di
sezionatore dei contatti della slitta flash per prevenire l'uso
simultaneo di due flash sulla stessa macchina il cui funzionamento nel
sistema CAT non era stato previsto. Le lampade al magnesio venivano
sincronizzate sul tempo 1/15 (o maggiore), mentre il lampo elettronico
su 1/125.</li>
<li>L'interruttore di accensione della fotocamera, dove coassialmente
era inserito il pulsante per le pose multiple, funzionava anche da
blocco meccanico della leva di carica, facendola scattare in posizione
di lavoro (15°) appena lo si commutava su ON. La stessa leva aveva una corsa
corta, di soli 120°, anche se, a causa della costruzione dell'otturatore Copal Square, non permetteva la carica addizionale.</li>
<li>Durante l'uso dei tempi lenti, da 2" a 30", il led sulla calotta lampeggiava per indicare che l'esposizione è in corso. </li>
<li>Per la prima volta la rotella per la selezione dei tempi era
sporgente rispetto al corpo in modo da facilitare l'operazione senza
togliere l'occhio dal mirino. L'idea fu copiata dalla Leica M5 ed è la
stessa concezione in uso ancora oggi.</li>
<li>Mirino molto ampio con il 93% di campo inquadrato, fattore di
ingrandimento 0.82 (con obiettivo 50), e notevolmente luminoso, al pari
di una F-1; è il mio mirino FD preferito. </li>
</ul>
<br />
L'alimentazione
era fornita tramite due consuete pile PX625 alloggiate sul fondello
il cui livello di carica poteva essere controllato premendo un piccolo
pulsante accanto al vano pile: se il led accanto al pentaprisma
lampeggiava velocemente la carica era sufficiente, diversamente, in caso di un solo lampeggio o nessun segnale le pile
erano da sostituire.<br />
Con pile scariche la macchina era comunque
utilizzabile, senza esposimetro, senza priorità di diaframmi, per tutti i
tempi da 1/2" sino ad 1/1000". <br />
<br />
<br />
Era presente inoltre
un circuito di regolazione della tensione che permette di usare le
attuali pile PX625 da 1.5V (invece di 1.35V) senza alterazioni della
lettura esposimetrica. Anche in questo caso la EF è l'unica fotocamera
FD che funziona con attuali pile PX625 senza dover ritarare
l'esposimetro o dover usare le poco durevoli pile zinco-aria o costosi adattatori quali l'MR-9.<br />
<br />
<br />
Ecco invece una foto del complesso box specchio:<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Jth98pgyjdI/Ts6WiqmVPdI/AAAAAAAAAhk/nMSeYsfT9tU/s1600/box+specchio.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-Jth98pgyjdI/Ts6WiqmVPdI/AAAAAAAAAhk/nMSeYsfT9tU/s1600/box+specchio.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Per
molti aspetti quindi la EF fu una macchina estremamente raffinata,
innovativa e sperimentale; vantava soluzioni intelligenti che non
furono mai più utilizzate, nemmeno sulla successiva ammiraglia F-1 new
(punti 3-7-8-9).</div>
<br />
Le critiche che si possono
muovere al progetto EF sono:<br />
<ul>
<li>La leva dell'autoscatto, dall'azionamento
duro (ammorbidito poi sugli ultimi modelli) e resa dipendente dalla pressione di uno scomodissimo pulsante.<br /> </li>
<li>L'impossibilità di vedere nel mirino il diaframma impostato sull'obiettivo durante
l'uso manuale, cosa piuttosto
antipatica, visto che l'esposimetro risulta disaccoppiato dalla effettiva
apertura del diaframma e costringe a controllare l'apertura impostata per farla coincidere con la lettura indicata dal
galvanometro. <br />Se la EF fosse stata dotata anche di un collimatore, sarebbe stata una macchina perfetta.</li>
<li>L'anteprima della profondità di campo: per osservarla occorre
portare la ghiera dell'obiettivo sul diaframma indicato dal galvanometro
e poi azionare la leva di controllo, altrimenti, in modalità
automatica, il diaframma resterà sempre alla minima apertura.</li>
<li>Non furono previsti motori, né accessori.</li>
<li>Pulsante di memorizzazione dell'esposizione in posizione scomoda,
costringe ad usare l'indice sinistro per mantenere premuto il pulsante
mentre si ricompone e si scatta.</li>
<li>Sistema per gli scatti multipli che costringe ad usare due mani, la destra per premere il pulsante e la sinistra per caricare.<br /> </li>
<li>Lo schermo di messa a fuoco non è sostituibile.</li>
</ul>
<br />
Tuttavia, nonostante questi difetti, la EF resta la
fotocamera FD più facile da gestire perché ha i comandi in posizione
ergonomica, anticipando di molti anni le fotocamere odierne.<br />
La
costruzione della EF è peraltro ammirevole. Le uniche parti in plastica
sono la rotella che aziona il potenziometro dei tempi (deve essere di
materiale isolante perché ad essa sono ancorate le spazzole del
resistore variabile), e due ingranaggi planetari sotto la ruota per la
selezione della sensibilità ASA che fanno ruotare la cassa del
galvanometro (perché essendo di azionamento frequente, realizzati in
nylon sono autolubrificanti, in ottone avrebbero richiesto frequente
manutenzione).<br />
Tutto il resto sono 750 grammi di componenti metallici.<br />
<br />
Un altro punto di forza della EF è
nell'uso del flash. Abbinandole lo Speedlite 133D (descritto nella
sezione flash) il funzionamento risulta del tutto automatico: il
diaframma suggerito dal galvanometro che sulla F-1old deve essere
impostato tramite la ghiera dell'obiettivo, viene invece impostato
automaticamente sulla EF. Per il 1973 era un gran passo avanti.<br />
Sugli
ultimi modelli prodotti il movimento del galvanometro sulla scala
diaframmi quando il flash è in uso procede a passi di uno stop anziché
in modo continuo, in modo da poter individuare il diaframma suggerito
(ed impostato) con maggiore precisione; la cosa curiosa è che sugli
anelli potenziometrici non vi è una resistenza variabile, ma una serie
di resistenze discrete, quindi sulle prime versioni, per mostrare un
movimento continuo del galvanometro avranno dovuto usare un circuito
integratore.<br />
<br />
Una nota: tutte le migliorie indicate come
"sugli ultimi modelli" si riferiscono ai modelli prodotti
approssimativamente con matricola successiva a 420.697; ho avuto infatti
diversi modelli "base" con matricole 203.264, 245.749, 414.848 ed un
modello migliorato con matricola 420.697 e datacode R-1977. La
transizione quindi è avvenuta probabilmente tra 414.848 e 420.697, anche
se mi è stato riferito che la matricola 379.783 con datacode Q-1976, ed
anche la matricola 383.656 sono già dotate dello stigmometro, anche se
tuttavia su molte fotocamere potrebbero essere state sotituite le
calotte prelevandole da altre macchine funzionanti, favorendo quindi la
confusione dei modelli.<br />
Durante i quattro anni della produzione della EF, i modelli furono modificati 4 volte.<br />
La
prima modifica (seconda versione) introdusse un termistore sul circuito
CAT per il controllo della temperatura, nelle modifiche successive
furono ammodernati e semplificati i circuiti elettronici, diminuendo la
confusione circuitale.<br />
<br />
In questa foto potete osservare a sinistra l'ultima versione (la quarta) e a destra la versione precedente (la terza):<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-mweRffT-EQ8/U9a3tupFJUI/AAAAAAAADKI/rjnCWjbTnck/s1600/vers+3+4.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-mweRffT-EQ8/U9a3tupFJUI/AAAAAAAADKI/rjnCWjbTnck/s1600/vers+3+4.JPG" width="472" /></a></div>
<br />
L'unica modifica meccanica furono i due ingranaggi del sistema ad
orologeria realizzati in plastica di cui ho già parlato e che potete
vedere in basso a sinistra nella quarta versione. <br />
<br />
La
quarta versione è la più affidabile, quella su cui non si guasta il
circuito di controllo del led sulla calotta (che sulle altre versioni è
quasi sempre guasto).<br />
<u>Questa foto è l'unico modo per identificare con certezza l'ultima versione prodotta</u>, quella che raccomando di cercare in quanto già solo la presenza dello stigmometro è un fattore importante.<br />
Potete osservare come nell'ultima versione vi sia meno confusione circuitale, meno componenti e meno fili elettrici.<br />
Attenzione
a non toccare i componenti elettronici saldati sui flat arancione,
possono spezzarsi all'istante a causa dell'infragilimento delle materie
plastiche dopo 40 anni di esercizio. Se dovesse capitarvi questo
inconveniente non tentate assolutamente di risaldarli sul flat, ma
seguite il circuito e saldateli su punti vicini allungando i reofori con
spezzoni di filo isolato.<br />
<br />
Il prezzo di vendita della
EF rimase elevato in assoluto: nel 1974 una EF con obiettivo FD 50/1.8
costava 320.000 lire, quando la F-1 (senza obiettivi) ne costava 340.000
(ma tre anni prima all'esordio sul mercato italiano costava 250.000
lire).<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b>Canon TX</b></span></h2>
<h2 style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: large;">(produzione 180.000 pezzi, dal 1975 al 1976)</span></span></h2>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-h9Zynk6MV8Q/U7sHerGCUcI/AAAAAAAADCU/J5nb7LLa_Ng/s1600/TX.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-h9Zynk6MV8Q/U7sHerGCUcI/AAAAAAAADCU/J5nb7LLa_Ng/s1600/TX.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Introdotta
nel 1975 fu una versione economica della FTbN, limitata quindi nei
tempi di scatto sino ad 1/500, con esposimetro semi-spot al 12%, leva
dello stop-down senza dispositivo di blocco.</div>
Quindi tutto sommato un modello poco interessante.<br />
<br />
Tuttavia
segnò un importante punto di svolta nella concezione dei modelli
Canon: fu l'ultimo modello interamente meccanico degli anni 70, da
questo momento in poi Canon cominciò ad utilizzare in modo massiccio
l'elettronica, i fondelli e le calotte in plastica (pur cromata in
galvanostegia), ingranaggi in plastica invece che in metallo, ed
alleggerimento generalizzato dei modelli, con produzione altamente
automatizzata, per limitare i costi di produzione ed aumentare i
profitti.<br />
<br />
Da questo momento in poi, con la nascita
ufficiale della serie A, il pregio manifatturiero delle macchine Canon
calò decisamente, con un'unica eccezione, la new F-1 del 1982,
autentico capolavoro meccanico e canto del cigno della produzione di
altissimo livello tecnico, di cui parlerò più avanti.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b>Canon AE-1</b></span></h2>
<h2 style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: large;">(produzione 5.730.000 pezzi, dal 1976 al 1984)</span></span></h2>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-EIzVvb8poP0/Ts6aU0rZe4I/AAAAAAAAAiU/pdFTxUfnfu0/s1600/1976_ae1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-EIzVvb8poP0/Ts6aU0rZe4I/AAAAAAAAAiU/pdFTxUfnfu0/s1600/1976_ae1.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Fu
introdotta nel 1976 ed è stata la prima macchina a controllo
elettronico tramite microprocessore; infatti la sigla AE significa
Automatica ed Elettronica.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
L'elettronica della macchina fu curata in gran segreto (per motivi di marketing) da Texas Instruments.</div>
Fu
dotata quindi di otturatore elettromagnetico controllato da un
pulsante morbidissimo (che non azionava più dispositivi meccanici, ma
era un semplice pulsante elettrico). Ovviamente quindi il
funzionamento senza batteria (6V, tipo mallory PX28) non era più
possibile.<br />
Con questa serie di macchine fu definitivamente
abbandonato l'ottimo sistema di carica della pellicola QL, che non fu
quindi mai più proposto (tranne che sulle macchine serie T, dove però
era concepito diversamente).<br />
<br />
Il mirino era di tipo
classico, con stigmometro ad immagine spezzata e corona di microprismi,
copriva il 93,5% del campo inquadrato e mostrava sul lato destro la
scala dei diaframmi; per la prima volta i segnalatori di
sovra/sottoesposizione erano costituiti da led, ed apparve sempre per
la prima volta un led funzionale che indicava con una lettera "M"
rossa l'attivazione del pulsante stop-down.<br />
L'automatismo di cui
era dotata era a priorità di tempi (con obiettivi FD e non FL) mentre
l'esposimetro al silicio utilizzava uno schema a prevalenza centrale,
con un pulsante per memorizzare l'esposizione.<br />
Il campo di
sensibilità utilizzabili andava da 25 a 3200asa, con intervallo da EV1
ad EV18, mentre la gamma dei tempi da 2 secondi a 1/1000 compresa la
posa B.<br />
Con la AE-1 fu abbandonato il sistema CAT per la gestione
del flash, ed introdotto un nuovo sistema di gestione denominato "New
Canon Auto Tuning" (CATS), ancora più perfezionato che richiedeva i
modelli 155A e 199A.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b>Canon AT-1</b></span></h2>
<h2 style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: large;">(produzione 520.000 pezzi, dal 1976 al 1985)</span></span></h2>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-yqFRITZOLx4/U9AJRHqxjVI/AAAAAAAADIQ/VW6UVwKKDuo/s1600/at-1.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-yqFRITZOLx4/U9AJRHqxjVI/AAAAAAAADIQ/VW6UVwKKDuo/s1600/at-1.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Introdotta
sempre nel 1976 era una versione semplificata della AE-1, dotata
esclusivamente di funzionamento manuale, con esposimetro al solfuro di
cadmio (e non al silicio), sensibilità ridotta da EV3 ad EV17, tempi
di scatto da 2" sino ad 1/1000, e non era a controllo elettronico.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b>Canon A-1</b></span></h2>
<h2 style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: large;">(produzione 2.430.000 pezzi, dal 1978 al 1985)</span></span></h2>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Qir1dLqUlIc/Ts6efwjy4CI/AAAAAAAAAjc/f1d2zvr9a3s/s1600/1978_a1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-Qir1dLqUlIc/Ts6efwjy4CI/AAAAAAAAAjc/f1d2zvr9a3s/s1600/1978_a1.jpg" /> </a></div>
<div style="text-align: left;">
<br />
<br />
Nel
1978 fu introdotta per la prima volta in tutto il mondo, una macchina
superautomatica, la più complessa sino ad allora realizzata: la A-1.<br />
<br />
Quella
che vedete raffigurata in foto è dotata di impugnatura "sportiva", in
pratica un elemento in plastica da fissare a vite sopra il vano
batteria per facilitare l'impugnatura.<br />
<br />
Su questa macchina era possibile utilizzare a piacimento:<br />
<br />
<ul>
<li>Modalità manuale</li>
<li>Priorità di tempi</li>
<li>Priorità di diaframmi</li>
<li>Modalità programma (coppie predeterminate)</li>
<li>Modalità stop-down</li>
</ul>
<br />
Per la prima volta apparvero nel mirino informazioni
numeriche circa i diaframmi ed i tempi impostati, tramite led
luminosi rossi: </div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-ZJsOdwEDzgs/Ts6egURBCqI/AAAAAAAAAjk/USSliztMCjo/s1600/A-1-mirino.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-ZJsOdwEDzgs/Ts6egURBCqI/AAAAAAAAAjk/USSliztMCjo/s1600/A-1-mirino.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
La
A-1 tuttavia non era una macchina professionale; aveva otturatore in
tela gommata, costruzione alleggerita, impiego massiccio di elementi in
plastica, pentaprisma fisso, impossibilità di variare il sistema di
lettura esposimetrico.<br />
<br />
Era destinata al mercato dei fotoamatori, specie quelli fanatici di tecnologia e difatti ebbe un notevole successo commerciale.<br />
<br />
Possiedo
una A-1 ma sinceramente non mi entusiasma molto: è poco bilanciata
perché pesa poco (623 grammi, contro gli 832 della F-1 old e gli 806
della F-1 new) non favorendo l'uso di teleobiettivi pesanti; i comandi
non sono affatto intuitivi nonostante lo sforzo progettuale, che
introdusse per la prima volta la rotella per l'azionamento dei diaframmi
accanto al pulsante di scatto.<br />
<br />
Inoltre, oggi,
possiamo dire che non è una macchina ben riuscita: l'otturatore spesso
manifesta malfunzionamenti dovuti al deterioramento dei magneti di
rilascio delle tendine, senza contare che le guarnizioni in schiuma
espansa si sciolgono, imbrattando i meccanismi interni e rendendo la
macchina inutilizzabile.<br />
<br />
Come potete vedere,
l'otturatore della A-1 è di costruzione leggera, con uso di elementi in
plastica, tra cui gli ingranaggi dei rulli di avvolgimento delle
tendine:<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-EgKQwnXsThk/T3yg-YRA6TI/AAAAAAAABX4/mHjk86BZDjU/s1600/Otturatore+A-1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-EgKQwnXsThk/T3yg-YRA6TI/AAAAAAAABX4/mHjk86BZDjU/s1600/Otturatore+A-1.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
Inoltre
la maggior parte delle macchine della serie A soffre del cosiddetto
"squeak" che è un rumore simile ad un miagolio che si manifesta a causa
della cessata lubrificazione del gruppo specchio. Si può ovviare
iniettando una o due gocce d'olio in un punto preciso della fotocamera
tramite una siringa con ago molto fine, come potete vedere in questo
video:<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
Sulla
A-1 per la prima volta apparvero anche un autoscatto regolabile a 2
oppure 10 secondi, un selettore per l'impostazione degli automatismi
tanto ingegnoso quanto spratico, cosi' come era spratica e destinata a
rompersi la levetta in plastica per l'azionamento stop-down. Era
dotata di memoria per l'esposizione, e di un pulsante per leggere
l'esposizione senza usare il pulsante di scatto; tale soluzione fu
adottata perché risultava scomodo leggere l'esposizione tramite il
pulsante di scatto (rischiando anche di scattare la foto prima del
tempo) e contemporaneamente manovrare la ghiera dei diaframmi;
purtroppo però questo pulsante può essere facilmente confuso col
pulsante della memoria (sono sovrapposti) causando il blocco
dell'esposizione non voluto. Un'altra nota dolente della A-1 era il
fabbisogno di energia: basta scordarsi la macchina accesa per mezza
giornata per scaricare completamente la batteria. Chi usa oggi questa
macchina deve portarsi appresso almeno una pila di scorta, visto che
il funzionamento interamente elettronico impedisce l'uso della
macchina senza alimentazione. Per questa macchina, pur amatoriale,
furono previsti accessori più che per le altre macchine di fascia
bassa: motori per lo scorrimento della pellicola (ma non per il
riavvolgimento), schermi di messa a fuoco alternativi (da montare come
si fa oggi, visto che il pentaprisma era fisso), dorso datario,
ingranditore ribaltabile S, ecc. La scarsa affidabilità di questo
modello, a mio avviso, la rende oggi più una macchina da collezionista
che da utilizzare effettivamente per fare fotografie. Nelle
intenzioni di Canon la A-1 avrebbe dovuto scalzare il predominio della
F-1 interamente meccanica e troppo costosa da produrre visto che le
nuove fotocamere della serie A erano prodotte da catene di montaggio
interamente automatiche con un costo di produzione decisamente
inferiore rispetto alle macchine meccaniche che richiedevano manodopera
e messe a punto laboriose. Tuttavia questa intenzione fu disattesa dal
pubblico e Canon dovette sostituire la F-1 con una nuova F-1.</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: center;">
<h3>
<b><span style="font-size: large;"> </span></b></h3>
<h3>
<b><span style="font-size: large;">Motori per il traino della pellicola</span> </b></h3>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
I modelli disponibili erano due, appositamente concepiti per la A-1.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Il modello più semplice è il <i><u>Power Winder A</u></i>, capace di 2 scatti al secondo ed alimentato da 4 pile a stilo oppure tramite accumulatore al nickel cadmio <i><u>Battery Pack A</u></i>:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-ohp3kVGpqN8/Ts6kFzPTROI/AAAAAAAAAks/QrLTaxiGJ4U/s1600/Power+winder+A.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="458" src="https://1.bp.blogspot.com/-ohp3kVGpqN8/Ts6kFzPTROI/AAAAAAAAAks/QrLTaxiGJ4U/s640/Power+winder+A.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Una
successiva variante fu il Power winder A2 introdotto successivamente e
dotato di selettore scatto singolo/raffica e connettore per scatto
remoto:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-Wl2lTZa6A7g/TtPuaN1AvoI/AAAAAAAAA4k/9NRySeFsz44/s1600/powerwindera2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="548" src="https://3.bp.blogspot.com/-Wl2lTZa6A7g/TtPuaN1AvoI/AAAAAAAAA4k/9NRySeFsz44/s640/powerwindera2.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
In alternativa vi era il <u><i>Motor Drive MA:</i></u></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-rMEoGq8Qjsg/Ts6kCxsW3uI/AAAAAAAAAkc/ugjKeve0MKg/s1600/Motor+Drive+MA+1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="418" src="https://2.bp.blogspot.com/-rMEoGq8Qjsg/Ts6kCxsW3uI/AAAAAAAAAkc/ugjKeve0MKg/s640/Motor+Drive+MA+1.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-xrbQ-j3Dw2A/Ts6kE892SWI/AAAAAAAAAkk/QrmLTeAUDVM/s1600/Motor+Drive+MA+2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="494" src="https://3.bp.blogspot.com/-xrbQ-j3Dw2A/Ts6kE892SWI/AAAAAAAAAkk/QrmLTeAUDVM/s640/Motor+Drive+MA+2.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Un
motore capace di 5 scatti al secondo, con gruppo di alimentazione
sostituibile rapidamente e pensato, oltre che per l'uso delle pile a
stilo, anche per accumulatori ricaricabili.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Inoltre era comandabile da remoto e dotato di pulsante di scatto verticale. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<h3>
<b><span style="font-size: large;">Curiosità </span></b></h3>
<h3>
<b><span style="font-size: large;"> </span> </b></h3>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Questo è un raro alimentatore a batteria esterno: <i><u>External battery pack A</u></i>. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Si
erano accorti del gran consumo di corrente, ma l'accessorio proposto
costava veramente una fortuna; utilizzava due portapile già usati sui
motori di trascinamento oppure gli accumulatori nickel cadmio.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-xDzC_nrFnn8/Ts6ekyeDMzI/AAAAAAAAAjs/GHyuZ7UILA4/s1600/extbp3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-xDzC_nrFnn8/Ts6ekyeDMzI/AAAAAAAAAjs/GHyuZ7UILA4/s1600/extbp3.jpg" /></a></div>
<br />
Questa invece è una versione speciale per uso oftalmologico, la <u><i>F-A</i></u>:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-HUtvC679VJ8/Ts6fwDcwfgI/AAAAAAAAAj0/wy3RNbrk9n4/s1600/canonfa_0001.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://1.bp.blogspot.com/-HUtvC679VJ8/Ts6fwDcwfgI/AAAAAAAAAj0/wy3RNbrk9n4/s640/canonfa_0001.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-D8v9BLqgmVg/Ts6fxwx4SlI/AAAAAAAAAj8/vo7cEDNGaBs/s1600/canonfa_0002.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://4.bp.blogspot.com/-D8v9BLqgmVg/Ts6fxwx4SlI/AAAAAAAAAj8/vo7cEDNGaBs/s640/canonfa_0002.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-xNl8vhLZuGg/Ts6fzgJ2WuI/AAAAAAAAAkE/0rTEU6Rrr9w/s1600/canonfa_0003.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://2.bp.blogspot.com/-xNl8vhLZuGg/Ts6fzgJ2WuI/AAAAAAAAAkE/0rTEU6Rrr9w/s640/canonfa_0003.JPG" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: left;">
<br />
Qui invece un altrettanto raro e costoso scafandro per fotografia subacquea, il <u><i>Marine Capsule A</i></u>:<br />
<br />
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-nQrEZWOJooI/TtJMBjovbZI/AAAAAAAAAzM/Pu5bQx8hPiY/s1600/Sistema_macro.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-WNqxdjgk7Xs/VHb-HY4bcvI/AAAAAAAADm8/dUZ_DRLr39A/s1600/1.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://2.bp.blogspot.com/-WNqxdjgk7Xs/VHb-HY4bcvI/AAAAAAAADm8/dUZ_DRLr39A/s1600/1.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-uSAToDsALZY/VHb-IYBwNWI/AAAAAAAADnE/HIIZDgXA5B8/s1600/2.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://3.bp.blogspot.com/-uSAToDsALZY/VHb-IYBwNWI/AAAAAAAADnE/HIIZDgXA5B8/s1600/2.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-78OeFiGE6gk/VHb-IEPZi5I/AAAAAAAADnA/J06I1rftu6A/s1600/3.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://2.bp.blogspot.com/-78OeFiGE6gk/VHb-IEPZi5I/AAAAAAAADnA/J06I1rftu6A/s1600/3.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-xH6WnXXXFjs/VHb-KXXQicI/AAAAAAAADnc/Xuf3Tqmxd2o/s1600/5.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-xH6WnXXXFjs/VHb-KXXQicI/AAAAAAAADnc/Xuf3Tqmxd2o/s1600/5.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-o7KqANBV3ho/VHb-Lf2GboI/AAAAAAAADnk/PYMFB3omPKM/s1600/6.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-o7KqANBV3ho/VHb-Lf2GboI/AAAAAAAADnk/PYMFB3omPKM/s1600/6.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-SHoHg7Gmh70/VHb-L79UpoI/AAAAAAAADno/-3VmRO-aKKg/s1600/7.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://2.bp.blogspot.com/-SHoHg7Gmh70/VHb-L79UpoI/AAAAAAAADno/-3VmRO-aKKg/s1600/7.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-4YPS3MqEUVc/VHb-M6vXbKI/AAAAAAAADn0/WAXGuxc20zE/s1600/8.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-4YPS3MqEUVc/VHb-M6vXbKI/AAAAAAAADn0/WAXGuxc20zE/s1600/8.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: center;">
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b> </b></span></h2>
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b> </b></span></h2>
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b>Canon AV-1</b></span></h2>
<h2 style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: large;">(produzione 200.000 pezzi, dal 1979 al 1984)</span></span></h2>
<h2>
</h2>
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b> </b></span></h2>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-nRbXfaa54XQ/TwRQVIBjoJI/AAAAAAAABG0/3eJ5yk1_-pg/s1600/AV-1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-nRbXfaa54XQ/TwRQVIBjoJI/AAAAAAAABG0/3eJ5yk1_-pg/s1600/AV-1.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Introdotta
nel 1979, era una versione della AE-1 con programma per priorità di
diaframmi invece che di tempi e priva altresì di funzionamento manuale.</div>
Per
il resto le caratteristiche sono pressoché equivalenti a quelle della
AE-1. Fu l'ultima macchina prodotta nella decade del 1970. <br />
<div style="text-align: center;">
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b> </b></span></h2>
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b> </b></span></h2>
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b>Canon AE-1 Program</b></span></h2>
<h2 style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: large;">(produzione 4.000.000 pezzi, dal 1981 al 1984)</span></span></h2>
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-FyYRXq75RO8/VP9US_6iaHI/AAAAAAAAD90/IbbJ1gxtTJE/s1600/AE1%2BProgram%2B%281%29.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://2.bp.blogspot.com/-FyYRXq75RO8/VP9US_6iaHI/AAAAAAAAD90/IbbJ1gxtTJE/s1600/AE1%2BProgram%2B(1).jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-P8yLWOWncUo/VP9UTmj10ZI/AAAAAAAAD98/m7kaB1ViyXo/s1600/AE1%2BProgram%2B%282%29.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://4.bp.blogspot.com/-P8yLWOWncUo/VP9UTmj10ZI/AAAAAAAAD98/m7kaB1ViyXo/s1600/AE1%2BProgram%2B(2).jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-4TGucJllVj4/VP9UUP_J4BI/AAAAAAAAD-A/xIoNoGS5iVI/s1600/AE1%2BProgram%2B%283%29.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://4.bp.blogspot.com/-4TGucJllVj4/VP9UUP_J4BI/AAAAAAAAD-A/xIoNoGS5iVI/s1600/AE1%2BProgram%2B(3).jpg" width="640" /></a></div>
</b></span></h2>
<h2>
</h2>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Introdotta nel 1981, fu l'evoluzione della AE-1, di cui erano stati venduti oltre 4 milioni di esemplari.</div>
Seguendo
la moda del momento, fu eliminato l'ago del galvanometro dal mirino,
inserita la modalità "Program" (coppie equivalenti) prima assente,
inserito il tasto per la memoria dell'esposizione, resi intercambiabili
gli schermi di messa a fuoco, aggiunta l'impugnatura supplementare
della A-1, utilizzato un otturatore completamente elettronico, ed
inserito un avvisatore acustico per l'autoscatto, oltre la spia
luminosa. <br />
<div style="text-align: center;">
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b> </b></span></h2>
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b> </b></span></h2>
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b>Canon AL-1</b></span></h2>
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: large;">(produzione 200.000 pezzi, dal 1982 al 1985)</span><b> </b></span></h2>
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b> </b></span></h2>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-9I9vAAPYy_A/VQc3iU3vTEI/AAAAAAAAECs/e7AOGA7MAUI/s1600/AL-1.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://2.bp.blogspot.com/-9I9vAAPYy_A/VQc3iU3vTEI/AAAAAAAAECs/e7AOGA7MAUI/s1600/AL-1.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Introdotta nel 1982, quindi un anno dopo la nuova F-1, ma ne parlo
ora per dare continuità logica alla serie A.</div>
Fu l'ultima macchina prodotta
della serie A, in quanto i modelli successivi furono la serie T, di
concezione totalmente differente. Questo modello tuttavia aveva una
particolarità: per la prima volta era presente un sistema di aiuto per
la messa a fuoco:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-T19EBv6R21Q/Ts6aaDnrtLI/AAAAAAAAAjA/iMRAnQHx0RM/s1600/AL-1-mirino.gif" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-T19EBv6R21Q/Ts6aaDnrtLI/AAAAAAAAAjA/iMRAnQHx0RM/s400/AL-1-mirino.gif" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Nel
mirino, focheggiando manualmente, si accendevano dei led triangolari
per indicare in quale direzione occorresse ruotare la ghiera
dell'obiettivo; raggiunta la messa a fuoco corretta si accendeva un
pallino verde, che è usato tuttora.</div>
Vi ricordo che in quegli anni
era iniziata la sperimentazione dei sistemi autofocus e Canon aveva
già prodotto uno zoom FD con messa a fuoco automatica mediante
telemetro incorporato nello stesso obiettivo, mentre per la T80
furono prodotti i primi obiettivi FD AC con motore interno di messa a
fuoco ed elettronica nel corpo macchina. Quindi la AL-1 fu un
tentativo di contrastare la concorrenza, che già incorporava sistemi di
aiuto per la messa a fuoco. Tramite delle particolari incisioni nello
specchio:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-0DcpUQnDaGE/Ts6q417L0oI/AAAAAAAAAlE/7bz5NCy5Ahc/s1600/Specchio+AL-1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-0DcpUQnDaGE/Ts6q417L0oI/AAAAAAAAAlE/7bz5NCy5Ahc/s1600/Specchio+AL-1.jpg" /></a></div>
<br />
la
luce passava, per via di uno specchio secondario, ad un sistema di
prismi che scomponeva il fascio in tre porzioni, che inviate a tre
sensori CCD effettuava un'analisi del contrasto, accendendo dei led nel
mirino per suggerire la direzione in cui regolare il fuoco. Tale
sistema venne denominato qF (quick focus). La AL-1 segno' la fine delle
fotocamere in stile tradizionale, come lo si era visto dagli anni 50 in
avanti. Le macchine successive della serie T, fecero da ponte al
sistema produttivo e di design così come lo conosciamo oggi, in
particolare la celeberrima T90. Ma il prossimo capitolo è dedicato
alla regina del sistema FD: <b>la new F-1 del 1981</b>. <br />
<div style="text-align: center;">
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b> </b></span></h2>
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b> </b></span></h2>
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b>Il capolavoro della Canon. <br />La new F-1</b></span></h2>
<h2 style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: large;">(produzione 205.000 pezzi, dal 1981 al 1991)</span></span></h2>
<h2>
</h2>
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-v4B5gRfKkBM/Ts9ynnfplBI/AAAAAAAAAnc/yfrHl092KJY/s1600/F-1_new_catalogo_-_1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-v4B5gRfKkBM/Ts9ynnfplBI/AAAAAAAAAnc/yfrHl092KJY/s1600/F-1_new_catalogo_-_1.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-DL_Ayln4TUs/Ts9ypDksnNI/AAAAAAAAAnk/ADRy3ZphUgk/s1600/F-1_new_catalogo_-_2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-_mF-qx-XOJI/Ts9yqYjy15I/AAAAAAAAAns/soq7u5c-2Wo/s1600/F-1_new_catalogo_-_3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
La trattazione della new F-1 si trova su <a href="http://sistemacanonfd.blogspot.it/p/blog-page_6.html">questa</a> pagina.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b>Nascita della serie T</b></span></h2>
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b> </b></span></h2>
</div>
Gli anni 80 videro
l'avvento di importanti cambiamenti. Canon, come tutti gli altri
costruttori stava sperimentando i sistemi autofocus, ma sapeva bene
che non avrebbe potuto introdurlo sul sistema FD. Sarebbe stato
impossibile comandare il movimento del gruppo ottico di messa a fuoco
senza accettare compromessi che avrebbero afflitto i futuri sviluppi
del sistema: la meccanica nell'accoppiamento fotocamera-obiettivo
andava eliminata. Così, mentre in sordina si preparava l'avvento del
sistema EOS, furono introdotte sul mercato una serie di fotocamere di
transizione completamente diverse da quelle sino ad allora prodotte.
Il design spigoloso tipico di quegli anni (ad eccezione della T90),
l'uso massiccio della plastica, l'introduzione di funzioni
elettroniche per rendere la fotocamera il più possibile automatica
erano le caratteristiche della nuova serie, denominata T.<br />
<br />
<br />
La prima fu
la T50, introdotta nel 1983:<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Y8A5kQwG-vY/VPys_S0sevI/AAAAAAAAD8s/di_FNpLLSyY/s1600/18899_9.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-Y8A5kQwG-vY/VPys_S0sevI/AAAAAAAAD8s/di_FNpLLSyY/s1600/18899_9.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-rDhcs_F4UbM/VPytBvORraI/AAAAAAAAD80/7_gQb-8xsJ4/s1600/18899_9_a.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://4.bp.blogspot.com/-rDhcs_F4UbM/VPytBvORraI/AAAAAAAAD80/7_gQb-8xsJ4/s1600/18899_9_a.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-e_xPDkmdB18/VPytCIPYLUI/AAAAAAAAD84/yf9_MHiDGNs/s1600/18899_9_b.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-e_xPDkmdB18/VPytCIPYLUI/AAAAAAAAD84/yf9_MHiDGNs/s1600/18899_9_b.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Poi fu la volta della T70 nel 1984:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-qgt3WRPllL0/VQHTusCGHiI/AAAAAAAAEAE/vAj_ouSVIUI/s1600/Canon%2BT70%2B%281%29.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://4.bp.blogspot.com/-qgt3WRPllL0/VQHTusCGHiI/AAAAAAAAEAE/vAj_ouSVIUI/s1600/Canon%2BT70%2B(1).jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Y2h08Ozpy1Y/VQHTuyx3rdI/AAAAAAAAEAM/sPWJvY2XEuw/s1600/Canon%2BT70%2B%282%29.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://4.bp.blogspot.com/-Y2h08Ozpy1Y/VQHTuyx3rdI/AAAAAAAAEAM/sPWJvY2XEuw/s1600/Canon%2BT70%2B(2).jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-2nn4PaqEIEk/VQHTvAAd--I/AAAAAAAAEAI/yNHV4jh89lE/s1600/Canon%2BT70%2B%283%29.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://3.bp.blogspot.com/-2nn4PaqEIEk/VQHTvAAd--I/AAAAAAAAEAI/yNHV4jh89lE/s1600/Canon%2BT70%2B(3).jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Entrambe
macchine di fascia economica che sinceramente non vale la pena
nemmeno di descrivere, se proprio vi dovessero appassionare troverete
una descrizione sommaria su <a href="http://www.canon.com/camera-museum/camera/film/series_t.html" target="_blank">camera museum</a>.</div>
<br />
<br />
Nel 1985 fu introdotta la T80 che per la prima volta tramite contatti nel bocchettone permetteva l'uso di obiettivi autofocus.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Furono ideati solo 3 speciali obiettivi FD motorizzati, denominati "AC" e precisamente un 50mm, uno zoom 35-70, uno zoom 75-200.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-WDxVEw3hBcs/VPysRdvIpGI/AAAAAAAAD8k/_Lj_Yv7vK68/s1600/T80%2Bset.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://2.bp.blogspot.com/-WDxVEw3hBcs/VPysRdvIpGI/AAAAAAAAD8k/_Lj_Yv7vK68/s1600/T80%2Bset.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-86xrDJOBvXA/TtJvv4pmRuI/AAAAAAAAA0c/9gGPKrIU_3o/s1600/ac_35-70.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Per curiosità ne ho smontato uno: un ammasso di plastica, compreso il nocciolo ottico mobile.</div>
Vi rimando a questa pagina per una lettura in merito alla <a href="http://www.mir.com.my/rb/photography/companies/canon/fdresources/SLRs/canont80/Canon_T80/index.htm" target="_blank">T80</a> <br />
Essa
fu abbandonata dalla stessa canon che non sviluppò ulteriormente il
parco obiettivi (visto che stavano già lavorando al sistema EOS)<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<br />
Nel 1986 arrivò infine l'ammiraglia della serie T, la T90:<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-czNC0MelPg4/TtJv_jFoiUI/AAAAAAAAA2U/zAJE13ZqUdM/s1600/T90_compendio.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-czNC0MelPg4/TtJv_jFoiUI/AAAAAAAAA2U/zAJE13ZqUdM/s1600/T90_compendio.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-q3PaC01c_Gk/VOROLNuleII/AAAAAAAADvQ/7y-NflAvMZw/s1600/bza0CVv.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
</div>
</div>
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La cui trattazione è in <a href="http://sistemacanonfd.blogspot.it/p/blog-page_3.html">questa</a> pagina.</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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Nel 1990, tre anni dopo l'avvento del sistema EOS fu stranamente
messa sul mercato l'ultima fotocamera FD, la T60 realizzata da Cosina
per conto di Canon:<br />
<br />
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-vE9B1WJH8cg/TtJv7lODktI/AAAAAAAAA18/NxaXXnG1l2A/s1600/T-60.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="467" src="https://3.bp.blogspot.com/-vE9B1WJH8cg/TtJv7lODktI/AAAAAAAAA18/NxaXXnG1l2A/s1600/T-60.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
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<br /></div>
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</td></tr>
</tbody></table>
Sandrohttp://www.blogger.com/profile/06925305495050647194noreply@blogger.com3